Bologna, 5 luglio 2022 – Il Marconi torna ai i livelli pre-pandemia. O meglio, li supera, contando nel mese di giugno un leggero aumento di passeggeri rispetto al 2019. "Numeri soddisfacenti, che comunicheremo a breve" come spiega l’amministratore delegato dell’aeroporto, Nazareno Ventola, ma che comportano allo stesso tempo non poche difficoltà. I picchi di traffico concentrati in alcuni momenti della settimana e le assenze di personale dovute alla recrudescenza dei contagi da Covid causano, infatti, forti tensioni sui servizi aeroportuali: "Ora più persone viaggiano nella stessa fascia oraria, mentre prima i flussi erano più distribuiti: questo comporta più stress e più pressione sui servizi – aggiunge –. Contemporaneamente, abbiamo ancora la pandemia che continua: dobbiamo lavorare su una situazione che da una parte è di ripresa, dall’altra è ancora di emergenza". Disagio testimoniato anche dalle lunghe file che ieri costellavano l’aeroporto, e dalle criticità condivise da chi, superati i controlli, era in attesa di salire sul proprio volo.
Come Roberto Minganti, in direzione Lanzarote, il cui viaggio è stato ostacolato da un ritardo di oltre due ore: "Una situazione intollerabile. Così come è assurdo dover aspettare l’imbarco in mezzo a una folla e con un caldo torrido". Ma alle criticità siano ora anche gli scioperi del settore del trasporto aereo e le continue cancellazioni di voli da parte delle compagnie. "Il tema riguarda alcune compagnie più di altre, ma sta attraversando l’intero settore – precisa Ventola –. Le compagnie quando hanno fatto la programmazione estiva non pensavano che tanti passeggeri sarebbero tornati in misura così rapida, e non hanno gli aerei e il personale per far volare tutte queste persone". Rimane alta l’attenzione anche per ciò che concerne il problema delle soste selvagge in rotonda: "Stiamo parlando con il Comune e la collaborazione è buona – conclude l’ad –. I low cost crescono e molti sono passeggeri che si fanno accompagnare in aeroporto: abbiamo messo in campo facilitatori che possano indirizzare le persone verso il kiss and fly e parcheggi gratuiti della wait zone, ma abbiamo bisogno che ci siano più vigili".
Per guardare al futuro, inoltre, il Marconi e l’Università hanno sottoscritto ieri un patto quinquennale per lo sviluppo di progetti di ricerca incentrati sulla sostenibilità, per studiare insieme come ridurre l’impatto ambientale delle attività aeroportuali grazie alle energie rinnovabili e ai carburanti alternativi, come migliorare la logistica e la manutenzione, ma anche come gestire al meglio i flussi turistici utilizzando i big data.