REDAZIONE BOLOGNA

Aeroporto Bologna: caos bagagli, cosa sta succedendo

Attese interminabili per i passeggeri in arrivo. Il Marconi spiega: "Negli scali del nord Europa spesso le valigie vengono spedite dopo"

Caos bagagli in aeroporto a Bologna, ecco cosa sta succedendo

Caos bagagli in aeroporto a Bologna, ecco cosa sta succedendo

Bologna, 8 luglio 2022 - Lunghe attese e gran fermento davanti ai nastri automatici per la riconsegna dei bagagli. Al Marconi, come propbabilmente pure in tanti aeroporti d'Italia accade da diversi giorni. I passeggeri in arrivo, soprattutto dalle destinazioni del nord Europa, attendono per ore, a volte anche per un giorno la riconsegna delle proprie valigie

Aeroporto di Bologna, ancora caos: bagagli ammassati e voli cancellati

Segnalazioni a pioggia da parte dei nostri lettori e da chi, in questi giorni sta rientrando dalle vacanze di una ritrovata normalità. Ma il 'ritardo' dei bagagli a cosa è dovuto? Secondo le spiegazioni fornite dal Marconi, tanti aeroporti, "Soprattutto quelli dell'Europa settentrionale, stanno vivendo un momento di difficoltà post-covid". Accade quindi che molti voli "partano con i passaggeri, ma scarichi di parte dei loro bagagli, che vengono poi consegnati successivamente". 

Particolarmente interessati, sempre secondo il Marconi, sono "voli provenienti da Francoforte, Monaco o Amsterdam", scali che starebbero attraversando "problemi di carenza di personale", e da lì il problema dei bagagli e delle lunghe attese, anche al Marconi.

Lo sciopero del 17 luglio

Per domenica 17 luglio il sindacato Usb ha indetto uno sciopero di quattro ore (dalle 14 alle 18) di tutto il personale del settore, per dire "basta a questa situazione insostenibile, tra turni massacranti, bassi salari e aggressioni, con contratti precari e con carenze nelle misure di tutela della salute e sicurezza - spiega il sindacato Usb nella nota in cui annuncia lo stop -. È necessario tornare ad assumere il personale necessario per un servizio di qualità, pagandolo decentemente; è necessario rimettere radicalmente in discussione gli attuali assetti del sistema e che si smetta di arricchire solo le società di gestione aeroportuale (depositarie di concessioni lucrose) e le low cost. La limitazione alle 4 ore di sciopero in una situazione così drammatica - conclude il sindacato - è esclusivamente dovuta alle innumerevoli e infinite restrizioni imposte da una legge antisciopero iniqua; è chiaro che se non ci saranno interventi delle istituzioni e delle aziende valuteremo come e in che modo proseguire la lotta".