L’appello è chiaro: "Servono donatori di midollo". Così come testimoniano i tanti camici bianchi riuniti ieri sotto il voltone dell’IRCCS e la fila davanti all’ambulatorio mobile di Admo per iscriversi al registro dei donatori tramite test salivare.
Con la pandemia, infatti, sono crollate del 60% le iscrizioni al registro, e seppur oggi si assiste a una ripresa con 3625 nuovi iscritti nel 2022, i numeri sono ancora troppo lontani dagli 8090 registrati nel 2019. Per aumentare queste cifre, la stazione mobile sta girando tutte le città della regione per raccogliere adesioni nelle scuole, nelle università, nei centri sportivi e in tutti i luoghi di aggregazione giovanile: per iscriversi è richiesta un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, un peso di almeno 50 chili e buone condizioni di salute, mentre è possibile donare fino a 55 anni.
"Per fare un trapianto occorre avere un donatore, o in famiglia o da trovare nel registro. E solo uno su centomila è compatibile – ricorda Francesca Bonifazi, direttrice del programma Terapie cellulari avanzate del Sant’Orsola –, motivo per cui dobbiamo sostenere, con grande costanza, la donazione del midollo osseo".
Ne è dimostrazione la storia di Alessandra Giorgi, sopravvissuta a una leucemia. "Mi sono ammalata nel 2006 e a quell’epoca non si riusciva a trovare un donatore. Poi, nel 2012, in seguito a una nuova ricerca, si è riusciti a trovare un donatore compatibile: si tratta di una ragazza israeliana della quale anche oggi non so nulla, ma che mi ha salvato la vita. Da lì è stato tutto in discesa".
g. d. c.