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Adesso la città va a 30 all’ora Lepore: "Vale la pena salvare vite Anche se perderò le elezioni"

Il sindaco va oltre le polemiche e scrive una lettera a tutti i bolognesi: "Zero morti sulle strade". Controlli con i vigili a gennaio 2024. In arrivo nuovi velox, ma saranno solo sulle strade a 50.

Adesso la città va a 30 all’ora Lepore: "Vale la pena salvare vite Anche se perderò le elezioni"

di Rosalba Carbutti

Bologna città 30 sarà un modello. Che migliorerà le nostre vite. Ne è certo il sindaco Matteo Lepore con l’assessora Valentina Orioli, davanti a una nuova rotonda tra via Populonia e viale Felsina. Qui, al Fossolo, il primo cittadino e la responsabile della Nuova Mobilità alzano il ’bollone’ con il limite dei 30 all’ora in segno di vittoria. La certezza è che, al netto delle tante polemiche, dei dubbi dei cittadini, delle gag e degli attacchi sui social, l’amministrazione procederà spedita. E per convincere anche i bolognesi più restii, Lepore ha preso carta e penna mandando una lettera dove spiega il provvedimento. "L’obiettivo da raggiungere è zero morti sulle strade", scrive il primo cittadino, ricordando le vittime di incidenti in città. Ventidue l’anno scorso, tredici quest’anno. "Se noi salviamo venti vite l’anno non vale la pena? Per me sì. Per quanto mi riguarda vale la pena anche perdere le elezioni per questo".

Si tratta di una questione di abitudine, dice il sindaco convinto che diventerà, anzi, una misura popolare: "Sarà un po’ come lo stop al fumo nei locali, ci farà vivere meglio".

"L’obiettivo della Città 30 è zero morti sulle strade. L’indicatore di risultato sarà questo, non il numero delle multe", sottolinea rispondendo a chi lo accusa di voler "fare cassa" con le sanzioni. "Quota zero vittime è un obiettivo raggiungibile, per questo vale la pena rischiare. Non temo chi mi insulta sui social: si capirà nei prossimi anni che abbiamo fatto il bene della città. Chiedo però a queste persone di pensare al ragazzo finito al Maggiore per un incidente grave sui viali e ai famigliari delle vittime della strada".

LA MISSIVA

Temi che Lepore ha toccato nella lettera che verrà inviata a tutti bolognesi: i cittadini la troveranno nelle buchette della posta "perché questo – spiega il sindaco – è un provvedimento molto importante, un modo diverso di vivere la città. Nessuno ha mai investito così tanto sul trasporto pubblico". L’obiettivo è chiaro: "Fare in modo che sempre più persone nei prossimi anni preferiscano il mezzo pubblico o vadano a piedi e in bicicletta. Vogliamo convincere le persone ad andare meno in auto".

LE CRITICHE

E le opposizioni sulle barricate? Lepore non risponde alle provocazioni. Boccia il referendum proposto dalla Lega ("la Città 30 era nel programma di mandato") e non dà peso alla raccolta firme di Fratelli d’Italia. "Invece di attaccarci, facciano delle proposte", dice, ricordando come anche le strisce blu erano state criticate e osteggiate, "mentre oggi ce le chiedono i cittadini". Il sottotesto è chiaro: "I nuovi limiti diventeranno una misura popolare. Anche perché questa è una misura proprio per i bolognesi". In ogni caso, sul sito della Città 30 si potrà intervenire e qualcosa potrà cambiare in itinere.

I VELOX

Capitolo a parte, ma non solo, quello dei velox. Se le multe, come confermato anche ieri dal sindaco, partiranno solo da gennaio 2024, "i nuovi occhi elettronici saranno installati solo sulle strade con limite a 50 chilometri all’ora, mentre il controllo sulle zone 30 sarà fatto dalla polizia locale, cioè da esseri umani con cui si potrà parlare".

Dei 16 autovelox richiesti negli anni scorsi da Palazzo D’Accursio, ne verranno "autorizzati meno", spiega Lepore. Da quello che filtra un numero inferiore a dieci, circa sei o sette. Con il nuovo limite dei 30 all’ora, partiranno anche i lavori collaterali sulla sicurezza stradale. Sul piatto ci sono 24 milioni di euro a cui se ne aggiungono altri dieci sulla manutenzione delle strade. "La Città 30 – evidenzia il sindaco – è una cura per rendere le strade più sicure e con marciapiedi dove non si inciampa", dice davanti alla nuova rotonda tra viale Felsina e via Populonia, dove è già in corso il cantiere per limitare la velocità e creare una piazza scolastica (nei pressi ci sono le medie Farini e le primarie Padre Marella).

LA CICLABILE ROSSA

A margine, un piccolo accenno anche alla ciclabile rosso fuoco di via Saragozza, dove la vernice si è staccata subito. In arrivo altre ciclabili rosso fuoco a Bologna. "È ancora un cantiere che deve essere ultimato e consegnato. È accaduto – spiega Orioli – quello che purtroppo a volte accade nei cantieri, cioè che un materiale che viene usato da decenni sempre uguale abbia dato in questo caso esiti non buono. È stato messo sull’asfalto e si è staccato. Capita in molti cantieri, non è una cosa assolutamente inusuale. Verrà comunque riparato". E il ’red carpet’ per le bici arriverà anche in altre zone, ma non ovunque, "solo lungo le strade più trafficate per renderle più evidenti".