REDAZIONE BOLOGNA

"Addio Daria, sarai per sempre una di noi"

Una folla e tanti giovani alla chiesa di Bazzano per il funerale della diciannovenne morta in un incidente sulla Nuova Bazzanese

"Addio Daria, sarai per sempre una di noi"

"Addio Daria, sarai per sempre una di noi"

"Daria, una di noi". Con queste parole ieri mattina il parroco di Bazzano don Franco Govoni ha parlato alle tante persone che hanno colmato chiesa e sagrato della chiesa di Santo Stefano per il funerale di Daria Teodora Rotaru, la diciannovenne residente a Valsamoggia, morta nella notte tra il 6 e il 7 giugno in un incidente stradale avvenuto sulla Nuova Bazzanese, all’altezza di Ponte Ronca. In prima fila, a lato della bara bianca, i genitori e il fratello della ragazza amata e stimata a Bazzano, il paese che l’ha vista crescere.

Di famiglia romena, nella comunità cattolica del capoluogo di Valsamoggia era pienamente integrata, aveva svolto il ruolo di catechista, educatrice oltre che di componente del coro parrocchiale. Con quel sorriso inconfondibile che ha fatto dire a Luca Grasselli, presidente del consiglio comunale di Valsamoggia, presente al rito insieme all’assessore alla cultura Angela Di Pilato che "non ho potuto fare a meno di riconoscere sulle foto dei giornali quel viso pulito e gioioso che avevo visto tante volte in chiesa nelle file del coro. Non ci sono parole, non ora, che possano lenire un dolore così grande da non poterlo immaginare". Pensieri che tornano nei tanti biglietti appuntati ai mazzi di fiori deposti davanti al luogo della sepoltura, nel vicino cimitero di Bazzano, dove il feretro è arrivato al termine del corteo. La messa è stata cantata in tutte le sue parti, con il maestro Teresio Testa a dirigere il coro che aveva visto tante volte la partecipazione della vittima. "Ognuno di noi ha un ricordo particolare di Daria, e la sua famiglia ha un patrimonio di memoria al quale attingere per dare un senso ad una morte così improvvisa e incomprensibile. Solo la fede che lei ha coltivato può darci la misura della speranza che l’aspetta", ha detto don Franco.

Gabriele Mignardi