REDAZIONE BOLOGNA

Addio alla partigiana ’La Bionda’. Onelia Montanari è morta a 99 anni

Quando ne aveva 16 diventò staffetta della Resistenza. E militò nella 65° Brigata Garibaldi ’Walter Tabacchi’. Patalino (Anpi): "Un onore conoscerla, ora ci impegneremo a trasmettere la sua testimonianza".

Addio alla partigiana ’La Bionda’. Onelia Montanari è morta a 99 anni

Onelia Montanari, nome di battaglia ’La Bionda’, nata il 5 settembre 1924 si è spenta a 99 anni. Ne aveva solo 16 quando iniziò a fare la staffetta partigiana nella pianura modenese. Militò nella 65° Brigata Garibaldi ’Walter Tabacchi’. Durante una delle ultime interviste, le chiedemmo se, tornando indietro, avrebbe aderito di nuovo alla Resistenza. Consapevole dei rischi e delle paure vissuti, la sua risposta fu secca: "Sì, lo rifarei". Sentendosi subito dopo in dovere di raccontarci del padre picchiato dalle squadracce, perché si rifiutò di aderire al fascismo.

Con Onelia se ne va l’ultima testimonianza diretta della Resistenza Crevalcorese.

"Ricordo – dice Pietro Patalino, presidente della sezione Anpi di Crevalcore– di essere diventato presidente di sezione pochi mesi prima di conoscere Onelia, con un incontro del tutto casuale. Era il 17 aprile 2016 e si doveva votare per il referendum sulle trivelle. Ci salutammo con molto affetto e lei, con il sorriso, mi confessò di essere un po’ dispiaciuta per la scarsa affluenza. Lei era presente alle urne, il 2 giugno 1946, quando per la prima volta votarono le donne, e da allora non era mai mancata agli appuntamenti elettorali per esprimere la sua idea. Onelia, quel 17 aprile andò a votare, pur sapendo che il quorum non si sarebbe raggiunto, perché lei aveva vissuto sulla propria pelle le lotte necessarie ad ottenere quel diritto". "Fu un incontro – continua Patalino – che mi toccò nel profondo e che, da quel momento, mi permise di aggiungere un altro pezzetto importante al patrimonio storico e culturale che costituisce la memoria antifascista crevalcorese". Ora parte della sua storia è visionabile sull’archivio nazionale dell’Anpi ed è pubblicata nel volume ’Noi Partigiani’ curato da Gad Lerner.

L’impegno della sezione sarà quello di ricordare Onelia e la sua testimonianza e di trasmetterla alle prossime generazioni, come ha fatto lei. Con la speranza che si diffonda quella forza e quel coraggio che spinsero Onelia e tante altre donne a rischiare la vita per rendere l’Italia un Paese libero e democratico. Alla cerimonia era presente anche il sindaco Marco Martelli e il medagliere dell’Anpi di Bologna, con un messaggio di cordoglio inviato da Anna Cocchi, numero uno dell’Anpi felsinea.