La Lega perde la sua capogruppo in Comune. Francesca Scarano (nella foto) lascia il Carroccio e forma il gruppo Misto in consiglio. "Scelta sofferta, ma inevitabile", afferma la consigliera, al secondo mandato. Di certo "non mi metto in panchina – avverte –. Anzi, inizio a giocare con ancora più forza". "Non sto cambiando strada", afferma la Scarano, replicando al commissario del partito in Emilia, Matteo Rancan: "La mia strada è sempre quella, chiara e ben delineata che da tempo stavo valutando di percorrere lontano da quella che sentivo la mia casa". Che "lascio perché ho voglia di lavorare e fare progetti, con quella serenità, quella libertà e quel margine di azione che penso mi spetti dopo tanti anni di attività nella Lega, ma che al momento mi manca".
Tra i motivi dell’addio, poi, la Scarano cita "singolarismi, atteggiamenti autoreferenziali ed egocentrisimi" all’interno del Carroccio. Ma "senza lavoro di squadra si va poco in là, si ha qualche in riga in più sui giornali o qualche like in più ma non è questa la politica in cui ho sempre creduto e che voglio portare avanti con coerenza".
"Vado via a testa alta, senza rancori", assicura. Ricordando però di non essersi spesso sentita "abbastanza appoggiata in alcune scelte e proposte che secondo me potevano essere vincenti nel medio e lungo periodo, ma non nel breve perché non destavano abbastanza clamore".
Uscendo dalla Lega, la Scarano non intende modificare i rapporti con la maggioranza in Comune: "Vedo poco margine di dialogo". La sua collocazione politica è "in un centrodestra liberale, meno chiuso in gruppi autoreferenziali, più aperto alla cittadinanza, più trasversale. e più attento a temi spesso non affrontate, perché non si può andare avanti sempre con gli slogan".
Vincenzo Menna, capogruppo della Lega al Navile, sostiene che "altri stanno valutando percorsi diversi, perché non ci riconosciamo più nell’azione della Lega a Bologna, dove abbiamo perso un sacco di voti a causa della gestione verticistica" del partito.
Alla conferenza stampa della Scarano c’è anche Giulio Venturi, consigliere e portavoce del Carroccio. Che alla fine si alza in piedi e applaude. "Il mio applauso – spiega – rappresenta un attestato di stima a Francesca e un ringraziamento per il prezioso lavoro svolto in questi anni. Oggi lascia il partito una amica e dirigente di valore".