Si è spento l’avvocato Gherardo Nesti, l’ultimo sindaco di Porretta Terme. Il suo mandato durò dal 7 maggio del 2012 al 31 dicembre del 2015 e in questo arco di tempo accompagnò la realtà termale alla fusione con il Comune di Granagliane per dare vita alla nuova amministrazione di Alto Reno Terme. Sebbene non digerita da tutti, quella decisione consente oggi al giovane Comune di avere una certa autonomia sia economica che finanziaria, dato che la legge regionale che regolava questo tipo operazione consentiva ai comuni nati da una fusione di ricevere 200mila euro all’anno per 15 anni, lo sblocco del patto di stabilità e per i primi tre anni un ulteriore bonus economico.
Una lungimiranza condivisa da Giuseppe Nanni, allora sindaco di Granaglione e oggi primo cittadino di Alto Reno Terme, e di cui oggi gli abitanti di questa realtà stanno sperimentando i vantaggi. Guardando a quello che Nesti ha fatto in questi ultimi 10 anni lo si potrebbe definire l’uomo delle fusioni. Uscito dal panorama amministrativo nel 2016, dopo aver perso le primarie del Pd proprio contro Nanni, ha dato un contribuo importante nel matrimonio tra la Bcc Alto Reno e la Bcc Felsinea, creando una realtà che sta consentendo a questo istituto di credito di continuare a dare risposte e servizi alle esigenze locali districandosi nel difficile panorama bancario nazionale. Attualmente era nel cda della Bcc Felsinea e in questa posizione ha aiutato il Gruppo Monti Salute Più a rivitalizzare le Terme di Porretta.
La malattia che l’ha portato al decesso lo ha colpito nel settembre del 2023 pochi giorni dopo lo svolgimento della prima edizione del torneo della Madonna del Ponte. Anche nel percorso che ha portato l’icona della Beata Vergine presente in questo santuario a diventare la patrona del pallacanestro l’ex sindaco di Porretta ha avuto un ruolo importate e il caso ha voluto che il suo cuore smettesse di battere proprio durante la prima partita della seconda edizione della manifestazione giovanile. Nato a Firenze il 24 dicembre 1945, ha ricevuto nel 2022 dall’ordine degli avvocati di Bologna l’onorificenza della Toga d’oro, un riconoscimento riservato a chi ha nella sua carriera almeno 50 anni di iscrizione all’ordine. Seguito fino all’ultimo dalle due figlie Ginevra e Claudia, una sintesi della sua vita potrebbe essere la considerazione che è stato sempre capace di vedere il bene per gli altri, come quando sposò le tante battaglie a favore dell’ospedale Costa di Porretta indipendentemente dalle appartenenze politiche.
Massimo Selleri