
Fabio Testoni aveva 72 anni, ma era malato da tempo. Una vita per la musica . Cofondò il gruppo con Freak Antoni: la band stava per registrare un nuovo album. È stato un riferimento per il panorama artistico bolognese e non solo. .
di Pierfrancesco PacodaBOLOGNAGli avevano anche dedicato una piazza a Fabio Testoni, nome d’arte Dandy Bestia, nel luogo a lui più caro, l’Osteria del Sole di vicolo Ranocchi, dove incontrava gli amici, chiacchierava con i colleghi e con i fan che venivano a cercarlo in quel posto simbolo della vita sociale bolognese. Il chitarrista e cofondatore con l’amico di sempre Roberto ‘Freak’ Antoni, degli Skiantos, è scomparso ieri all’età di 72 anni – era malato da tempo – proprio quando sembrava che il gruppo, che ormai gravitava solo intorno a lui, avesse finalmente deciso di registrare un nuovo album.
Lui, chitarrista straordinario, virtuoso dello strumento, aveva suonato, con il meglio della scena musicale cittadina, da Jimmy Villotti a Mauro Malavasi, nelle orchestre dei grandi nomi della musica leggera, dove si era formato esercitando il ‘mestiere’. Sino all’incontro folgorante con Freak, furono presentati dall’altro Skiantos delle origini, Stefano Cavedoni, che lo coinvolse subito con le sue idee, raffinate e surreali, nella nascita del rock demenziale. Da allora, sino alla morte di Freak Antoni, non si sono più lasciati, tra tour nei club di ogni angolo d’Italia, dischi entrati nella storia del pop, spettacoli memorabili, come quello al Palasport di Piazza Azzarita, dove cucinarono gli spaghetti sul palco come performance che sfidasse la convenzione del concerto tradizionale.
Si rammaricava, Fabio Testoni, che li grande, vero successo, quello delle platee televisive, non ci fosse stato. Erano arrivati, invece, se pure in ritardo, i riconoscimenti importanti, come quello della super star rock Iggy Pop, che nel suo programma radiofonico sulla BBC, "Iggy Confidential", aveva trasmesso uno dei loro brani più famosi, "Eptadone". Dopo aver fatto ascoltare canzoni di Nina Simone e dei suoi Stooges, aveva detto al microfono, "questa canzone le batte tutte, perché questi sono gli Skiantos, una comedy punk band di Bologna. Non potevo crederci quando mi hanno detto che questo pezzo è del 1975". In realtà il brano, contenuto nel disco "Mono Tono" è del 1978, ma, data a parte, per il gruppo è stata una inattesa consacrazione globale. In quella occasione Testoni disse al nostro giornale, "E’ stata una meravigliosa, inaspettata sorpresa. Lo abbiamo saputo dai post che hanno invaso la rete, non solo quelli dei nostri fan, ma dei tantissimi appassionati di musica orgogliosi che un ‘Made in Italy’ del rock così particolare, unico, avesse avuto una esposizione internazionale tanto importante".
Ma il vero motivo d’orgoglio, per il chitarrista era un altro. "E’ il fatto che i nostri concerti, specie negli ultimi mesi, siano affollatissimi da bambini, l’età è sempre più bassa, si divertono con il nostro versante demenziale, abbiamo attraversato due generazioni. I giovani riscoprono, attraverso la nostra musica, un periodo storico, un’epoca ancora troppo vicina per essere trattata dai libri di testo, si immergono nel clima culturale di una Bologna che non è mai stata così viva e creativa come allora. Lo ha detto anche Iggy!".