Addio a Giovanni Bissoni (foto), 70 anni, per decenni tra i grandi protagonisti della sanità regionale e nazionale. Nato a Cesena, laureato in Architettura, a 23 anni diventa sindaco di Cesenatico, nel ‘90 l’arrivo in Regione, dove per tre mandati, dal ‘95 al 2010, è assessore alla Sanità, "un record", come amava ricordare. Eppure, già colpito da una forma di Sla, lo scorso maggio, nei giorni dell’alluvione in Romagna, dalla sua casa di Bertinoro aveva raggiunto Forlì per spalare fango. È stato componente del cda di Aifa, presidente di Agenas e sub commissario alla Regione Lazio per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario nazionale.
La prematura scomparsa di Bissoni ha suscitato un vasto cordoglio nel Paese. Per Stefano Bonaccini è stato "uno dei migliori amministratori pubblici che io abbia mai conosciuto", l’ex premier Romano Prodi lo ricorda come "grande difensore del sistema sanitario pubblico". Per Pierluigi Bersani "se ne va il migliore amministratore della sanità pubblica e universalistica che l’Italia abbia avuto", Nicola Zingaretti lo definisce "persona di grandissimo valore umano, giusta e onesta". Domani l’ultimo saluto a Cesenatico, Comune a cui Bissoni ha donato la sua collezione di opere d’arte: cerimonia alle 15, nel cortile del Museo della Marineria.
Donatella Barbetta