Bologna, 1 novembre 2024 – Tariffe delle corse che da gennaio 2025 saranno adeguate all’aumento dei costi - inflazione e prezzo del carburante -, riorganizzazione delle corsie preferenziali e dei semafori per favorire i taxi, una valutazione dell’impatto dei cantieri per il tram sul servizio: sono alcuni dei punti dell’accordo firmato tra Comune e Ascom, Cna, Confartigianato, Unica, Uritaxi, Uil trasporti, Cat e Cotabo, con l’obiettivo di migliorare il servizio ma anche - scrive il Palazzo d’Accursio in una nota - "il clima reciproco delle relazioni tra le parti". Negli ultimi mesi infatti il rapporto tra amministrazione e associazioni di categoria era più che teso, col Comune accusato di voler imporre riorganizzazioni senza dialogo. Uno scontro sfociato anche in proteste plateali e scioperi. Nel verbale sottoscritto ieri si legge che "le parti si impegnano ad applicare le tariffe concordata con adeguamento flat del 16% sulle voci (la chiamata rtx verrà portata a 1,35 euro) con decorrenza gennaio 2025, previo impegno del sindaco a deliberare tutti gli atti previsti per procedere entro i termini definiti".
Le tariffe saranno inoltre soggette a revisione periodica, almeno ogni due anni. Per migliorare la fluidità del traffico il Comune si impegna "a riorganizzare il sistema delle corsie preferenziali e della rete semaforica per favorire i taxi nelle principali arterie stradali", oltre a "studiare collegamenti dedicati con Fiera, stazione e aeroporto. Verranno riviste insieme, le discipline di accesso alle zone a traffico limitato trovando soluzioni di accessibilità agevolata dei taxi alle aree centrali di Bologna". Ogni mese un tavolo valuterà l’impatto dei canteri e della nuova infrastruttura tramviaria sul servizio taxi. Mentre gli accordi legati alle licenze speciali saranno revisionati alla luce delle modifiche intervenute nelle specifiche di servizio, "in tempi rapidi". Flessibilità anche per "potenziare l’offerta di servizio".
Saranno istituiti un tavolo tecnico permanente per monitorare l’attuazione dell’accordo e un gruppo di lavoro per migliorare il servizio offerto all’utenza diversamente abile.