FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Accoltella l’ex a Bologna, chi è l'aggressore

L'uomo è un marocchino di 31 anni. Lei, ricoverata e operata, è ancora gravissima ma le sue condizioni sono stabili

Bologna, 25 dicembre 2022 - La Vigilia di Natale distrutta. E' ancora gravissima, ricoverata in Rianimazione all'ospedale Maggiore in prognosi riservata, la giovane mamma di 25 anni che ieri mattina attorno alle 8 è stata accoltellata alla gola dall'ex (guarda le foto delle indagini), marocchino di 31 anni, davanti agli occhi sgomenti dei tre figlioletti, il più grande dei quali ha appena sette anni.

Dietro l’aggressore una storia di violenza

La giovane, italiana, si trovava con i figli in una stanza presa in affitto al civico 24 di via Rialto, quando l'ex si è presentato alla sua porta gridando e dando di matto. Del resto, il marocchino non è nuovo ad aggressioni e violenze. A ottobre del 2020 infatti fu arrestato in flagrante fuori da un hotel di Trebbo di Reno e accusato di violenza sessuale e tentato omicidio aggravato nei confronti di una donna romena di 27 anni con cui il marocchino aveva una relazione. Per quest'ultima imputazione, che fu poi derubricata in lesioni gravi, fu condannato a un anno a novembre del 2021, e venne  assolto dall'accusa di violenza sessuale.

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La vittima, una ragazza romena di 27 anni, aveva raccontato che lui aveva tentato di soffocarla, ma che non ci era riuscito data la strenua resistenza della ragazza; a farlo andare su tutte le furie, aveva ricostruito sempre la vittima, era stato il fatto che lei non aveva voluto consumare un rapporto sessuale. La difesa fornì invece un ricostruzione differente, facendo emergere un rancore che la donna avrebbe avuto nei confronti dell’amante, perché quest’ultimo avrebbe intrattenuto, contemporaneamente, più relazioni. Tra cui quella appunto con l'attuale vittima, con cui era anche sposato. Il trentunenne ha anche precedenti per spaccio di cocaina.   

C'è di più. Anche l’ex compagna, nel 2019, lo aveva denunciato per maltrattamenti, ma poi in tribunale l'uomo era stato assolto e la coppia si era infine riappacificata per qualche tempo. Poi però, di recente, era avvenuta una nuova rottura e la venticinquenne se n'era andata di casa con i figli. E lui ieri l'ha accoltellata alla gola, con un coltello o un paio di forbici, proprio sotto la mandibola; il colpo le ha reciso la carotide e perforato la trachea. L'ex marito era riuscito a introdursi nel palazzo di via Rialto facendosi aprire da un altro condomino con una scusa e poi, in qualche modo, aveva convinto la ex ad aprirgli anche la sua porta. Dopo l'aggressione, il trentunenne è fuggito: ha minacciato una donna che stava transitando in quel momento in auto lungo via Rialto, le ha intimato di scendere e con la vettura rubata se n'è andato a tutta velocità. Una corsa durata poco, dato che è finita contro il cantiere di via de' Carbonesi, dove l'uomo si è infine schiantato. 

I vicini attratti dalle urla dei bambini

Nel frattempo le urla dei bambini, terrorizzati, hanno allertato i vicini e in particolare un passante, residente in zona, che avrebbe visto la scena dalla porta aperta e subito allertato il 118 e i carabinieri. I militari dell'Arma hanno perciò diramato la segnalazione dell'uomo in fuga a tutte le pattuglie sul territorio e così questi, che dopo avere abbandonato l'auto incidentata stava cercando di scappare a piedi verso piazza Galileo Galilei, è stato bloccato da alcuni poliziotti prontamente intervenuti. Sul posto è arrivata anche la polizia locale. 

La venticinquenne intanto è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Maggiore, dove nonostante le enormi quantità di sangue perso è arrivata ancora in vita. E' stata operata d'urgenza e l'équipe del chirurgo vascolare Paolo Teutonico le ha innestato una protesi in sostituzione della carotide recisa. L'intervento è durato circa sei ore; la giovane mamma è uscita dalla sala operatoria nel primo pomeriggio, in condizioni ancora gravissime, ma con i parametri stabili. Subito dopo, è stata sottoposta a una tac dell'encefalo per capire se avesse subito danni al cervello, rimasto in parte senza sangue e ossigeno, con il rischio di ipossia: dai primi risultati pare non abbia riportato lesioni gravi, ma sarà sottoposta a un ulteriore esame questa mattina per approfondire le sue condizioni e scongiurare peggioramenti. Si spera che possa uscire a breve dal pericolo di vita. 

L'ex compagno è stato trattenuto in Questura, a disposizione degli inquirenti, e poi portato in carcere; il pm che coordina le indagini è Nicola Scalabrini. I tre bambini sono stati affidati ai servizi sociali, per il momento.