REDAZIONE BOLOGNA

A Porretta due Ducati da leggenda

Una cerimonia per omologare due esemplari di Ducati 175 protagoniste del giro del mondo. L’evento, organizzato dall’associazione AMS Bagni della Porretta, si è svolto nei giorni scorsi nella veranda coperta dell’Hotel Roma di Porretta.

Assieme al sindaco di Alto Reno Terme Giuseppe Nanni, presenti il presidente dell’Asi Alberto Scuro, il presidente della commissione tecnica Stefano Antoniazzi e delle manifestazioni nazionali Luca Manneschi oltre a un buon numero di pubblico accuratamente distanziato. Maurizio Lenzi (nella foto col responsabile del museo Demm Mosè Mazzini), presidente dell’Ams Bagni della Porretta, ha espresso soddisfazione per l’esito della manifestazione: "La nostra associazione da 31 anni ha come finalità lo sviluppo del motorismo storico. La seduta di sabato ha permesso l’omologazione di 2 moto che nel biennio 1957-58 fecero il giro del mondo coi piloti Leopoldo Tartarini e Giorgio Monetti. Attraverso l’Asi, l’ente al quale apparteniamo come federazione, sono state certificate in maniera virtuale".

Durante la mattinata sono stati tanti gli aneddoti raccontati da Giorgio Monetti per ricordare l’incredibile avventura assieme al compagno Tartarini, scomparso da diverso tempo e rappresentato dalla moglie.

La giornata è cominciata alle 9.30 con un raduno che ha anticipato l’inizio dell’omologazione avvenuta alle 10, il tutto si è concluso attorno alle 12.30 con un aperitivo di ringraziamento. "Avremmo preferito farlo al Rufus Thomas Park – aggiunge Maurizio Lenzi – ma non è stato possibile a causa del maltempo. Le moto rimarranno esposte in Via Mazzini 60 a Porretta assieme ad altre Ducati per una decina di giorni, poi torneranno ai loro proprietari. Con questo evento è stato possibile portare a Porretta personaggi ed esponenti importanti del motorismo storico, per noi ha rappresentato un momento di grande orgoglio. Alla realizzazione dell’evento ha collaborato anche l’azienda locale Demm, che ci ha aiutato effettuando la toelettatura dei mezzi. Siamo contenti che il pubblico abbia apprezzato l’iniziativa, per l’associazione rappresentava un riconoscimento culturale che dedichiamo a tutta la comunità".

Rico Fanti