A picco lo yacht andato a fuoco Mille litri di gasolio nei serbatoi

A picco lo yacht andato a fuoco  Mille litri di gasolio nei serbatoi

A picco lo yacht andato a fuoco Mille litri di gasolio nei serbatoi

Lo yacht a motore andato a fuoco sabato sera a un miglio dalla costa di Deiva Marina (La Spezia) è colato a picco. È accaduto due ore dopo il salvataggio dei cinque diportisti bolognesi a bordo. Attorno alle 23 quel che restava dello yacht si è inabissato, rendendo vane le operazioni di spegnimento delle fiamme e il tentativo di traino nel porto di Sestri Levante. Il relitto giace ora su un fondale di 50 metri, con il suo carico pericoloso: mille litri di gasolio nel serbatoio. Una potenziale bomba ecologica. Ieri un elicottero della Guardia costiera si è diretto nell’area del naufragio per verificare eventuali fuoriuscite, notando solo tracce di iridescenze, nessuna chiazza. Anche i successivi controlli hanno escluso fenomeni inquinanti gravi. Ma la minaccia esiste. Di qui la rituale diffida all’armatore al recupero del relitto, secondo le norme per scongiurare danni ambientali.

Intanto va avanti l’inchiesta della Guardia costiera. Il fuoco sarebbe divampato nel vano motore. L’armatore-comandante ha detto di aver cercato di fronteggiarlo con gli estintori, invano. Prima che gli interni si saturassero di fumo ha fatto in tempo a lanciare l’Sos via radio, raccolto dal conduttore di un motoscafo a 5 miglia di distanza.

Lo yacht, usato, era stato acquistato tre giorni prima. Dalle ispezioni non erano emersi deficit.

Corrado Ricci