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Federico Ravaglia, 25 anni, stasera verso il debutto in Champions League (Alive)
di Marcello Giordano
L’ultimo atto di Champions ha un’altra pagine di storia da raccontare e scrivere. Dopo la prima storica vittoria del nella massima competizione europea per club contro il Borussia Dortmund, si vola a Lisbona, all’Alvalade, nella casa dello Sporting: dove Federico Ravaglia, potrebbe essere il primo bolognese cresciuto nel settore giovanile rossoblù a giocare titolare a più di 60 anni di distanza da sua maestà Giacomo Bulgarelli, che disputò andata, ritorno e spareggio della sfida di Coppa dei Campioni contro l’Anderlecht.
Era di Medicina, ‘Giacomino’, dall’hinterland, più precisamente da Castel Maggiore, arriva invece Federico: dalla provincia con furore e speranza, fino all’élite del calcio europeo. Nel caso di Ravaglia, almeno per una notte, aspettando il futuro, nel segno di Bulgarelli che fu nell’elite per una carriera intera. Tra la Champions e Ravaglia c’è di mezzo Corazza: Tommaso, ceduto in prestito alla Salernitana, ha esordito proprio a Lisbona, ma contro il Benfica, l’11 dicembre. A Lisbona, contro lo Sporting e da titolare, toccherà a Ravaglia scrivere un altro pezzo di storia: titolare, però.
Anello di congiunzione tra Federico e Tommaso, Daniele Corazza, ex responsabile del settore giovanile rossoblù, che strappò Ravaglia, all’epoca 13enne, dal Progresso, per una sacca di palloni e poche migliaia di euro. Di anni Ravaglia ne ha oggi 25 e spera in un futuro da protagonista, considerato che Skorupski ne ha 33, un contratto in scadenza a giugno con opzione fino al 2026 a favore del . Ma a questo Ravaglia non pensa, non oggi: "Faccio fatica a trovare parole alla vigilia di questa partita. Giocare la Champions era il sogno del Federico bambino che iniziava a giocare a calcio. Aggiungeteci che ho la possibilità di farlo da bolognese con la squadra del mio cuore: dire che il significato è speciale è il minimo ma non basta a raccontare quello che provo. Non vedo l’ora di godermi questa emozione".
Ci siamo, manca poco. E il sogno è quello di un’uscita dalla Champions in grande stile: "Affrontiamo questa partita come le altre e con la voglia di chiudere nel miglior modo possibile un percorso che ci siamo meritati e conquistati. Ce la vogliamo giocare come sempre, a viso aperto, con la voglia di dimostrare il nostro valore: con la consapevolezza che un risultato con lo Sporting potrebbe darci la spinta in vista del campionato per rilanciarci e tornare in posizioni importanti per provare a rivivere gare ed emozioni simili l’anno prossimo".
Rivuole l’Europa, il . Ma prima sogna di uscire di scena col botto. E Ravaglia spera pure in un confronto di altissimo livello: "Lo Sporting ha giocatori di altissimo livello com Hjulmand e soprattutto Gyokeres e non vedo l’ora di giocarmela a viso aperto, anche se noi siamo fuori e loro sono in corsa per i playoff non cambierà il nostro modo di affrontare la sfida".