REDAZIONE BOLOGNA

A 16 anni sbarca all’Onu. Un giorno da ambasciatrice

Una studentessa del Salvemini ha partecipato alla simulazione di New York "In commissione rappresentavo la Norvegia. Sogno di diventare diplomatica".

Martina Pasquini, 16 anni, studentessa di Casalecchio

Martina Pasquini, 16 anni, studentessa di Casalecchio

Tra i 1.500 studenti delle superiori provenienti da tutto il mondo che hanno partecipato a una simulazione diplomatica Onu c’era una studentessa del Salvemini. Si chiama Martina Pasquini, ha 16 anni è di Casalecchio, frequenta la terza dell’indirizzo ’Relazioni Internazionali per il Marketing’ e ha vestito i panni di un’ambasciatrice nella ’New York Young UN – Conference C, L’Ambasciatore del Futuro’, la terza sessione della conferenza dedicata agli studenti delle superiori. Organizzato dall’Associazione World Students Connection, WSC Italia, l’evento ha permesso ai partecipanti di approfondire temi globali come i diritti umani, l’ambiente e la sicurezza internazionale, simulando le dinamiche della diplomazia: tenere discorsi, negoziare con alleati e avversari, preparare bozze di risoluzione e risolvere conflitti. "È stata un’esperienza bellissima, mi ha aiutata molto – racconta Martina –. Io rappresentavo la Norvegia nella commissione per lo sviluppo della popolazione. Ho dovuto preparare ed esporre un discorso tutto in inglese: all’inizio ero in ansia, ma una volta sul palco mi sono sciolta. Il momento più emozionante? Entrare nel Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite". Martina si è candidata spinta dalla passione per le lingue, il diritto e l’economia. "Durante un viaggio coi miei genitori a Strasburgo sono rimasta affascinata dall’ultima riunione plenaria dell’anno del Parlamento europeo. Eravamo visitatori, ma ho voluto seguirla tutta. Qualche anno prima avevo visitato anche il Parlamento europeo a Bruxelles e in quel momento ho detto ai miei genitori: ’Da grande voglio fare questo lavoro’".

I genitori, orgogliosi, confermano quanto questa esperienza l’abbia arricchita: "È stata una bella sfida, ma anche un’importante occasione di crescita formativa ed educativa. Prima della partenza c’era un po’ di ansia e apprensione, ma poi tutto si è tramutato in felicità ed emozione, soprattutto perché questo è ciò che le piace fare". Anche la scuola ha accolto con entusiasmo il suo ritorno: "Sono tutti curiosi di sapere come è andata, mi hanno già fatto tante domande e nei prossimi giorni racconterò la mia esperienza. Anche la preside è contenta".

Sara Ausilio