Bologna, 26 giugno 2012 - UN TERRIBILE lutto ha colpito la famiglia Perdisa. Gioia, 23 anni, figlia minore dell’indimenticato pilota-editore Cesare, è morta improvvisamente nei giorni scorsi a Londra, dove si era stabilita per motivi di studio. La famiglia sta vivendo con pudore e discrezione la perdita di Gioia, in attesa di poterla riabbracciare per l’ultima volta quando la salma rientrerà dalla capitale inglese. La notizia è comunque circolata in città e in provincia, dove i Perdisa sono noti per la tradizione imprenditoriale nel campo dell’editoria, che ha attraversato tre generazioni.
GIOIA PERDISA era l’unica figlia di Cesare Perdisa e Giovanna, sposata in seconde nozze dal vulcanico Cesare, per tanti anni ad e direttore generale del settore periodici della Calderini Edagricole, prima azienda editoriale italiana specializzata nel settore agricolo. L’impresa di famiglia era stata fondata dal capostipite Luigi, geniale professore di scienze agrarie dell’Alma Mater e segretario dell’associazione dei tecnici agricoli. Negli anni Trenta si era reso conto che i tecnici della materia applicavano al lavoro dei campi tecniche ottocentesche, così nel 1937 partì l’avventura della rivista mensile ‘Genio Rurale’, che era distribuita in abbonamento per diffondere le più moderne tecnologie applicate all’agricoltura.
Fu soltanto l’inizio: col passare degli anni riviste e pubblicazioni si moltiplicarono, accompagnando lo sviluppo di un settore economico che nei decenni a venire mutò profondamente. L’avventura editoriale divenne anche una fiorente attività in tumultuosa crescita, proseguita nel migliore dei modi dai figli di Luigi, Sergio e Cesare. Quest’ultimo, il padre di Gioia, era nato nel 1932, e negli anni Cinquanta del boom economico applicò il suo estro e la sua fortissima personalità alla guida dei bolidi di Formula Uno, competizione ancora ruspante ed eroica, legando il suo nome alle scuderie Maserati e Ferrari.
DAL PRIMO matrimonio di Cesare nacque Alberto, che attualmente guida il gruppo editoriale di Ozzano che porta il suo nome. Cesare Perdisa è morto l’11 maggio del 1998 e la moglie Giovanna ha tenuto le redini del colosso Calderini Edagricole per tre anni, prima di cedere la parte editoriale al gruppo Sole 24 Ore, con la garanzia che il cuore produttivo rimanesse ancorato al territorio con i suoi 250 dipendenti. Gioia viene descritta come una ragazza brillante ed estroversa, dotata di una intelligenza vivacissima, con un carattere indomito evidentemente ereditato dal padre Cesare. Il quale semplicemente stravedeva per quella bimba che gli aveva nuovamente regalato la gioia di essere padre a 58 anni.
Gioia, che lascia un adorato fratellino di 10 anni, aveva frequentato il Liceo Galvani e si era iscritta al London College of Music della University of West London per coltivare la sua passione per la musica elettronica. Aveva appena terminato gli esami e consegnato la tesi di laurea la cui cerimonia si sarebbe tenuta a ottobre. Il suo progetto di laurea era stato esposto alla Electric Music Week 2012 di Londra. Gli amici, disperati, la ricordano come una ragazza «buona, generosa e sensibile». Per proseguire quanto aveva già realizzato nonostante la sua giovane età, le offerte in sua memoria saranno devolute ad Actionaid, Save the Children e L’albero della vita, enti che si occupano dei problemi dei bambini.
di Enrico Barbetti
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