Bologna, 4 settembre 2011 - I MATTEI, i bravissimi Zerbini, i Lancella nuotavano ogni giorno nella piscina del fascistissimo stadio di Bologna. I ragazzi si sfiancavano negli allenamenti, con altre coppie di fratelli, vicinissimi per età. Poi, divoravano un panino vuoto perché nel 1940, a Bologna era già tempo di razionamento.
Florio B. Mattei (classe 1929), grande ufficiale per meriti sportivi, ha guidato il Coni di Bologna e dell’Emilia Romagna per 27 lunghi anni. Un record che lo affianca a Giulio Andreotti. Mattei racconta i primi anni dello Sterlino, la piscina più amata dai bolognesi. Si sentiva la necessità di un nuovo centro natatorio pubblico in città e la nuova ‘location’ (che allora nessuno definiva così) fu individuata fuori Porta Santo Stefano, nell’area del vecchio campo di calcio dello Sterlino. Che era stato inaugurato nel 1913, in pompa magna, con un appassionato discorso del poeta e tifoso Giuseppe Lipparini. Il terreno di gioco era ricavato nel parco della villa Hercolani. Lo Sterlino fu il campo da football dei bolognesi, fino alla realizzazione dello stadio intitolato a Renato Dall’Ara. Il campo dello Sterlino era in salita e, fra le due porte, c’era un dislivello di circa un metro e mezzo. Dal 1928, ospitò anche gli allenamenti della squadra bolognese di rugby. I primi rugbisti erano muscolosi lottatori della Sempre Avanti e della Virtus.

IL CENTRO sportivo ‘Sterlino’, su progetto dall’architetto Vitellozzi e sotto la direzione lavori di Renato Bernardi, fu ultimato nel 1972. La struttura occupa un’area di 20.000 metri quadri, con spazi verdi e strade di servizio. Il complesso ospita una palestra 20 x 40 metri, una piscina coperta (con vasca di 25 metri omologata per la pallanuoto e tribuna da 300 posti) e una piccola palestra per la preparazione atletica dei nuotatori. La piscina scoperta (50 metri) ha 8 corsie e tribune per 300 posti a sedere. C’è una seconda piscina scoperta (25 metri) per allievi e per la scuola di nuoto. Ancora, la palestra del Centro Pulcini e una pista di atletica a 4 corsie di 50 metri. La struttura dispone di spogliatoi, servizi, uffici, bar, spazi per giochi all’aperto, gabinetti medici, radiologici e casa del custode. Queste notizie sintetiche sono contenute in una pubblicazione Coni del 1976. Nell’estate del 1972, i bolognesi sdraiati sul bordo delle nuove piscine ascoltavano ‘Piazza Grande’ di Lucio Dalla, ‘Grande grande grande’ cantata da Mina e ‘Imagine’ di John Lennon.
L’impianto dello Sterlino è intitolato a Giulio Onesti, che fu commissario del Coni, scelto dal governo Bonomi nel 1944 per liquidare l’Ente. Onesti, che fu azionista e poi socialista, riuscì invece a rilanciare il Coni e ne fu presidente dal 1946 al 1978. Fu l’ideatore dei Giochi della Gioventù. Florio Mattei lo ricorda così: «Onesti è stato il più grande dirigente sportivo di tutti i tempi, del nostro Paese. A lui si deve il successo delle splendide Olimpiadi di Roma del 1960, che sono state le ultime a dimensione umana!».

A GIULIO Onesti è anche intitolato l’assegno straordinario vitalizio (legge 86 del 2003) a favore degli sportivi italiani che abbiano ottenuto titoli internazionali e che versino in condizione di grave disagio economico. Insomma, una legge ‘Bacchelli’ in versione sportiva. Almeno, è previsto un dignitoso aiuto economico a ex campioni in cattivissime acque, mentre i calciatori super pagati si permettono di scioperare. Florio Mattei è convinto che i vincoli a uso sportivo pubblico sullo Sterlino che l’assessore Rizzo Nevo ha ribadito mettano i nuotatori in un botte di ferro. E rivendica la tradizione bolognesissima di concedere in convenzione gli impianti sportivi del Coni al Comune, affidandone la gestione agli Enti di promozione sportiva, alle società e ai volontari.
L’Aics gestisce lo Sterlino da circa vent’anni. Invece, Andrea Maselli non ne ha ancora 30. È il giovane direttore dell’impianto, diventato istruttore della Rari Nantes Bologna, una decina di anni fa. È attentissimo e dedica mille attenzioni alla splendida quarantenne piscina. Lui e i suoi colleghi sono convinti che aiutare le persone a nuotare e a rilassarsi in acqua sia il lavoro più bello del mondo.