Bologna, 11 marzo 2010 - Quaranta centimetri di neve caduta da martedì pomeriggio e per tutta notte successiva hanno mandato la città in tilt. Nonostante questa coda dell'inverno fosse ampiamente prevista, Bologna ha arrancato, almeno in mattinata, per affrontare questa nuova super-nevicata. Le strade 'minori' sono ancora bloccate, mentre ovunque si vedono alberi o grossi rami caduti sotto il peso della neve.

La gente si è riversata in strada armata di pale per liberare rampe di garages o auto parcheggiate e sepolte nella neve. Comprensibili disagi per la circolazione.

L'aeroporto di Bologna è stato chiuso per neve dalle 4.50 di ieri fino alle 13 a causa dell’intensa precipitazione. Sono in corso tutte le attività di sgombero dalla neve delle infrastrutture di volo e le operazioni di sghiacciamento degli aeromobili. Al lavoro una squadra di 110 mezzi e di circa 150 uomini. 
 

Provvedimenti in corso anche per le scuole di tutto il Comune di Bologna, che oggi resteranno chiuse. Questa la decisione della 'giunta' comunale (alla riunione tenuta a Palazzo D’Accursio c’erano il vicecommissario Sergio Porena e i subcommissari Raffaele Ricciardi e Michele Formiglio), riunita nelle ultime ore per valutare le condizioni meteo. Una scelta fatta “in considerazione delle straordinarie condizioni atmosferiche e al fine di tutelare la sicurezza dei cittadini, così come suggerito anche dal Prefetto Tranfaglia”.
 

Per far fronte alla nevicata, il commissario Anna Maria Cancellieri ha anche provveduto alla sospensione del blocco del traffico del giovedì previsto per oggi. “Per non provocare ulteriori disagi ai cittadini, viste le condizioni metereologiche e le previste abbondanti precipitazioni nevose”, si legge in una nota del Comune, “nella sola giornata di giovedì 11 marzo 2010 è sospeso il provvedimento ‘Qualità dell’aria’ di limitazione del traffico veicolare”. 
 

Sempre che risulti possibile visto l’andamento della nevicata, quindi, potranno circolare anche i motorini e le auto pre-euro. “Si invitano comunque i cittadini - si legge ancora nella nota predisposta dal settore Mobilità - a limitare al minimo indispensabile l’uso dell’auto preferendo quando possibile l’uso dei mezzi pubblici”.
 

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