Bologna, 22 aprile 2021 - La sinistra stoppa l’"adunata di patrioti" prevista il Primo maggio in città. Il ’no pasaran’ parte dalla Cgil che, visto il tam tam partito da Facebook sulla pagina del Movimento nazionale-La rete dei patrioti, va all’attacco: "Sui social circolano notizie di fascisti che vogliono fare il Primo Maggio a Bologna, provocazioni che rischiano di alimentare un clima di tensione già alta". A esprimere preoccupazione è il segretario della Camera del lavoro di Bologna, Maurizio Lunghi, ieri a margine della presentazione dei dati dell’osservatorio sull’economia locale messo a punto dall’Ires. «Ho saputo che c’è intenzione da parte di Forza nuova e altre associazioni di venire a fare una sorta di adunata nazionale a Bologna. È una provocazione – insiste Lunghi –. Bologna è medaglia d’oro della Resistenza, domenica celebriamo la Liberazione, il Primo maggio è una giornata dedicata al lavoro: non vedo ragioni per un’adunata di questo genere rispetto al periodo e ai riferimenti delle prossime ricorrenze", conclude. Il primo annuncio dell’evento è partito nei giorni scorsi con uno striscione appeso sul cavalcavia di viale Togliatti, come confermato da una nota firmata dal responsabile provinciale del movimento, Stefano Colato, già portavoce di Forza Nuova sotto le Due Torri.
Da qui, è montato il fuoco di sbarramento alla manifestazione, con un moltiplicarsi di appelli – da sinistra – per fermarla. E gli stessi sindacati già ricordano il verbale firmato un paio di anni fa con i sindaci di diversi comuni della città metropolitana, Bologna in primis, per non concedere spazi pubblici ad associazioni e movimenti di natura fascista. Promette battaglia anche il segretario della Fiom di Bologna, Michele Bulgarelli: "La Bologna città partigiana e la Bologna metalmeccanica non permetteranno ai fascisti vecchi e nuovi di prendersi una piazza". Gli fa eco Rossella Vigneri, presidente dell’Arci: "Lanciamo un appello alle Istituzioni e anche a chi si candida ad amministrare la città per fare in modo tale che non ci sia alcuna piazza e nessuno spazio per i fascisti". Dalla politica, arriva l’assist a Lunghi dal deputato Pd Andrea De Maria: "Destano grande preoccupazione le notizie di una manifestazione nazionale di estrema destra. Il Primo maggio è una giornata di festa della democrazia e del lavoro, in una città medaglia d’oro della Resistenza. Inoltre la fase di emergenza sanitaria e di tensione sociale richiedono particolare attenzione rispetto ad iniziative che creino situazione di tensione". Un no deciso arriva anche da Roberto Morgantini, fondatore delle Cucine popolari: "Non può e non deve passare una manifestazione come questa. Quella che ha annunciato di volersi riunire sotto le Due torri è l’estrema destra negazionista, no vax, xenofoba. Chi governa questa città e chi ambisce a farlo deve evitare che questo succeda". Ma gli organizzatori tirano dritto: oggi Massimiliano Mazzanti, ex consigliere comunale di An, sarà "a titolo personale" in Questura assieme a Gianni Correggiari, esponente del Movimento nazionale, per ribadire e procedere con l’intenzione di dar luogo all’evento. E "nessuno dei due a nome di Forza nuova che, peraltro, non è tra i gruppi che partecipano all’iniziativa", precisa Mazzanti definendo "scandaloso l’appello di De Maria e dell’Arci, imperniato soprattutto su presunte caratteristiche NoVax dei movimenti organizzatori" contro la manifestazione della ‘Rete dei patrioti’.
Di certo c’è che il Primo maggio i sindacati (Cgil, Cisl e Uil) stanno già mettendo a punto il programma delle celebrazioni. Che prevederà, forse, un passaggio in piazza (con tutte le precauzioni anti-Covid del caso) e un concerto in diretta Facebook dall’Estragon. Sempre il Primo maggio già previsti eventi anche dei sindacati Sgb (davanti al teatro Testoni) e Usb (in piazza dell’Unità).