Bologna, 19 giugno 2023 – La strage di Ustica con il Dc9 partito da Bologna ed esploso in volo il 27 giugno 1980 (81 vittime) e la spiegazione del perché può essere stata una bomba a bordo e non un missile: sono le due versioni che da decenni fanno discutere esperti e la politica.
E' il tema del convegno in programma oggi lunedì 19 giugno alle 15.00, presso l’aula magna della Regione Emilia Romagna a Bologna.
L'appuntamento è organizzato dall'’Associazione per la Verità sul Disastro Aereo di Ustica ed ha come titolo "Ustica: Archivi aperti, carte desecretate e piste trascurate”. Si tratta del secondo convegno annuale che AVDAU tiene a Bologna, con l'obiettivo di stimolare la ricerca dei responsabili, tuttora sconosciuti, dell’attentato che il 27 giugno 1980 costò la vita di 81 persone.
Il convegno farà il punto sull’attività di declassificazione dei documenti della strage di Ustica in base alle direttive Renzi, Draghi e Meloni, comprese alcune criticità nelle procedure e nella completezza.
Sono presenti esperti, parlamentari e ricercatori fra cui Gregory Alegi, Carlo Giovanardi, il saggista e Paolo Guzzanti, il generale Leonardo Tricarico. Modera la conversazione il giornalista Beppe Boni
Saranno inoltre esaminati i documenti che testimoniano l’escalation di minacce palestinesi segnalate da Beirut, sino alla mattina dello stesso 27 giugno 1980, per il rifiuto dell’Italia di liberare Abu Saleh, il referente del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina, arrestato per il trasporto di missili terra-aria ad Ortona nel novembre 1979.
Prima del convegno, alle ore 11.00, alcuni rappresentanti dell’Associazione effettueranno, insieme al prof. Aurelio Misiti, già presidente del Collegio Peritale d’ufficio che nel 1994 ha prodotto la perizia tecnico-scientifica sul DC-9 Itavia, una visita al Museo della Memoria di Ustica, dove è custodito il relitto dell’aereo. Nella visita il prof. Misiti spiegherà come il collegio abbia accertato che il DC-9 venne abbattuto dallo scoppio di una bomba nella toilette posteriore di bordo, tesi contraria alla versione accolta in sede di processo civile ma non penale secondo cui quella sera il Dc 9 fu colpito da un missile esploso per errore da un aereo militare durante un ipotetico duello aereo in cielo.