Bologna, 31 gennaio 2024 – La corsa della città, StraBologna, presentata nel cuore del giornale (il Resto del Carlino) della Città. Meglio, presentata la nuova t-shirt che farà compagnia all’edizione numero 43 di StraBologna.
Nell’Aula Marco Biagi ci sono il vice direttore de il Resto del Carlino, Valerio Baroncini; Andrea Zanchi, responsabile della redazione cronaca; Paola Paltretti, presidente provinciale Uisp; Giorgia Golfari, responsabile relazioni esterne Confartigianato Imprese Bologna Metropolitana; Simone Fabbri, consigliere di amministrazione Coop Alleanza 3.0 e Nicola Fornasari, responsabile dell’organizzazione nonché anima della corsa.
La data e il colore della maglia
Prima di tutto la data: si correrà il 12 maggio (il via alle 10,30) poi il colore della t-shirt. Dal rossoblù della passata stagione, che ha portato fortuna anche al Bologna Calcio, al blu di questa stagione. Scelto uno scorcio di Bologna, per legare ancora di più questa corsa alle Due Torri.
"Sarà una festa – dice Paola Paltretti – e per una festa del genere l’invito è esteso a tutti”. “Orgogliosi di questa kermesse”, aggiungono Giorgia Golfari e Simone Fabbri. Senza l’apporto dei partner commerciali StraBologna faticherebbe a esistere. Invece vola e sogna la 25mila presenze.
Dove iscriversi e quanto costa
Già 1.500 gli iscritti e, fino al 6 febbraio, la quota per avere la maglietta, il pettorale e godere degli altri benefit è di 12 euro. Fino al 29 febbraio, poi, il costo passerà a 15 e, nell’ultima tranche, a 18. Chi prima di prenota, insomma, meno spende.
"StraBologna fa parte dell’identità di questa città. Lo sport e il messaggio che passa è importante per tutti”, ricorda il vice direttore del Carlino, Valerio Baroncini.
"La seguiremo sempre da vicino e con passione”, gli fa eco il responsabile della redazione cronaca, Andrea Zanchi. Perché il Carlino, padrone di casa, è anche media partner di questa classica dell’Uisp.
In sala c’è anche Gino Santi, presidente onorario della prova e uno dei papà riconosciuti di StraBologna. Dal 1980 a oggi, con lo stop, nel 2020, dovuto al Covid e l’ultima edizione, la numero 42, eccezionalmente spostata a ottobre. Ma i disastri meteo del maggio scorso erano troppo vicini per far festa in Piazza Maggiore. Così l’Uisp, con senso di responsabilità, decise di posticipare il tutto. "Abbiamo chiuso l’altro giorno – dice scherzando Fornasari – e siamo di nuovo qua. Pronti a fare festa con Bologna”.