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Il Resto del Carlino

ALICE PAVAROTTI

Bologna

Cosa Fare

Le mostre da non perdere a Bologna: tutti gli appuntamenti

Dai dipinti di Ligabue alle fotografie di Martin Parr. Aperture, costi e altri dettagli per scoprire le opere di grandi artisti in città

Palazzo Albergati ospita una mostra interamente dedicata al celebre pittore del novecento Antonio Ligabue: con oltre 100 opere tra disegni, oli, sculture, il visitatore verr&agrave; trasportato in un percorso attraverso la vita dell&rsquo;artista, visionario, per certi versi sfortunato, ma che da autodidatta riusc&igrave; a creare i capolavori visibili in mostra. 
Ci&ograve; che viene esposto dunque &egrave; s&igrave; il talento artistico ma anche l&#39;interiorit&agrave; e la personalit&agrave; fuori dal comune di Ligabue: seguendo una ripartizione cronologica, sono narrate le diverse tappe della sua esistenza, dal primo periodo (1927-1939) con temi sono legati alla vita agreste e scene con animali feroci, fino al terzo periodo (1952-1962), fase pi&ugrave; prolifica in cui produsse numerosi autoritratti, diversificati a seconda degli stati d&rsquo;animo. 
Sono presenti inediti assoluti tra cui &ldquo;Lince nella foresta&rdquo; (1957-1958), venti disegni a matita su carta da disegno (1961-1962) e diverse opere non esposte da tantissimi anni come &quot;Circo all&rsquo;aperto&quot; (1955-1956), &quot;Castelli svizzeri&quot; (1958-1959), &quot;Crocifissione&quot; (1955-1956) e un rarissimo pastello a cera, matita e china su carta&nbsp;&quot;Leopardo e antilope e indigeno&quot; (1953-1954). 
Non solo, la mostra curata da Francesco Negri e Francesca Villanti offre anche un album completo di disegni che era andato perduto per anni e da poco ritrovato, realizzato da Ligabue mentre soggiornava nell&#39;ultimo periodo della sua vita alla locanda &ldquo;La Croce Bianca&rdquo; (gestita dalla famiglia della famosa &quot;Cesarina&quot;, l&#39;amore platonico della sua vita). 
Questa esposizione &egrave; dunque un viaggio nella vita e nei lavori di un uomo che &ldquo;ha fatto della sua arte il riscatto della sua stessa esistenza&rdquo;. 
 
Quando: fino al 30 marzo 2025 
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10&nbsp;alle 20&nbsp;(la biglietteria chiude un&rsquo;ora prima) 
Aperture straordinarie 
- Venerd&igrave; 1 novembre dalle10 alle 20 
- Domenica 8 dicembre dalle 10 alle&nbsp;20 
- Marted&igrave; 24 dicembre dalle 10 alle&nbsp;17 
- Mercoled&igrave; 25 dicembre dalle 16.00 alle 20 
- Gioved&igrave; 26 dicembre dalle 10 alle&nbsp;20 
- Marted&igrave; 31 dicembre dalle 10 alle 17 
- Mercoled&igrave; 1 gennaio dalle 10 alle&nbsp;20 
- Luned&igrave; 6 gennaio dalle 10 alle&nbsp;20 
Costi: 
- Intero 16,00 euro 
- Ridotto 14,00 euro 
- Universitari 13,00 euro 
- Ridotto bambini 7,00 euro 
- Ridotto scuole 5 euro 
- Omaggio ai bambini fino a 4 anni non compiuti; accompagnatori di gruppi (1 ogni gruppo); insegnanti in visita con alunni/studenti (2 ogni gruppo); soci Icom&nbsp;(con tessera); un accompagnatore per disabile; possessori di coupon di invito; possessori di Vip Card Arthemisia; giornalisti con regolare tessera dell&rsquo;Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti in servizio previa richiesta di accredito da parte della Redazione all&rsquo;indirizzo press@arthemisia.it)

A palazzo Albergati dal 21 settembre 2024 al 30 marzo 2025 la mostra dedicata al celebre pittore del novecento Antonio Ligabue 21 settembre 2024- 30 marzo 2025

Antonio Ligabue: "La grande mostra" a Palazzo Albergati

La mostra a Palazzo Fava&nbsp;&quot;Ai Wei Wei: Who I am?&quot; &egrave; una presentazione dell&rsquo;universo creativo dell&rsquo;artista cinese Ai Wei Wei, attivista da sempre impegnato nella difesa dei diritti umani. L&rsquo;esposizione &egrave; promossa da Fondazione Carisbo nell&rsquo;ambito del progetto culturale Genus Bononiae, prodotta da Opera Laboratori in collaborazione con Galleria Continua, e curata da Arturo Galansino. Oltre 50 opere attraversano le sale dei due piani dell&rsquo;edificio storico, in un interessante contrasto tra l&rsquo;antichit&agrave; del palazzo e le opere moderne di Ai Wei Wei. 
Installazioni, fotografie, sculture, consentono ai visitatori di comprendere a fondo la ricerca, il genio e le lotte dell&#39;artista, che per opposizione al regime cinese &egrave; stato anche incarcerato nel 2011: si potranno osservare celebri quadri rifatti con i mattoncini Lego (tra cui tre opere di pittori bolognesi, come omaggio alla citt&agrave;: Atalanta e Ippomene&rsquo; di Guido Reni, &quot;Estasi di Santa Cecilia&quot; di Raffaello, ubicata in Pinacoteca Nazionale, e una &rsquo;Natura Morta&rsquo; di Giorgio Morandi), vasi rotti, altri interi in porcellana dedicati al racconto della migrazione (cos&igrave; come la carta da parati, sfondo delle opere, raffigura la sofferenza dei campi profughi), e molto altro ancora. Il percorso espositivo termina con la proiezione del film &ldquo;Ai Weiwei: never sorry&quot; (2012), della durata di 90 minuti. Per chi volesse vederlo interamente, gli orari di inizio proiezione sono: 10, 11:30, 13, 14:30, 16, 17:30. 
 
Quando: fino al 4 maggio 2025 
Orari di apertura: da marted&igrave; a&nbsp;domenica dalle10 alle 19&nbsp;(ultimo ingresso ore 18:00) e venerd&igrave; 1&deg; novembre 2024 con l&#39;apertura straordinaria dalle10 alle 19&nbsp;(ultimo ingresso ore 18:00) 
Costi: 
- Biglietto intero:14 euro 
- Biglietto ridotto:&nbsp;10 euro 75 anni compiuti (con documento); appartenenti alle forze dell&rsquo;ordine; giornalisti con regolare tessera dell&rsquo;Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti); abbonati annuali e dipendenti Tper; un accompagnatore per disabile; Card Cultura; Bologna Welcome Card; Fai; Re-Use with Love; gruppi&nbsp;(prenotazione obbligatoria minima 10 massima&nbsp;25 persone); biglietto altra sede Genus Bononiae; bambini dai 6 agli 11 anni e ragazzi dai 12 ai 18 anni; scuole (prenotazione obbligatoria minima 10 e massima&nbsp;25 persone). 
- Biglietto ridotto speciale (offerta per gli studenti universitari muniti di tessera, solo il marted&igrave;) - 7 euro 
- Omaggio:&nbsp;bambini fino a 5 anni; accompagnatori gruppi (1 ogni gruppo); disabili; possessori Membership Card Genus Bononiae; guide con tesserino; giornalisti con regolare tessera dell&rsquo;Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti) in servizio previa richiesta di accredito da parte della Redazione all&rsquo;indirizzo esposizioni@genusbononiae.it; Soci Icom.

A Palazzo Fava 21 settembre 2024 al 4 maggio 2025 la mostra “Ai Wei Wei: Who I am?"

Ai Wei Wei: "Who I am?", la mostra a palazzo Fava

Le fotografie di Martin Parr approdano a Bologna, all&rsquo;interno del Museo Civico Archeologico: in collaborazione con Magnum photos, la mostra offre oltre 60 fotografie selezionate dall&rsquo;autore (oltre all&rsquo;installazione &ldquo;Common Sense&rdquo; composta da circa 200 scatti) e un&rsquo;intervista inedita, in un percorso&nbsp;alla scoperta di uno dei pi&ugrave; celebri documentaristi contemporanei. 
Martin Parr ha concentrato molti dei suoi scatti sulla vita quotidiana della gente, in particolar modo degli inglesi. Ne analizza i dettagli, i paradossi, le criticit&agrave;, senza per&ograve; mai essere offensivo: si tratta di una rispettosa raffigurazione della societ&agrave;, mettendone in luce tutti gli aspetti. 
Dai primi lavori in bianco e nero rappresentati nel pannello &ldquo;The Non-Conformists&rdquo; (1975-1980), il pubblico viene poi trascinato nelle immagini a colori &ldquo;The Last Resort&rdquo; (1982-1985), un ironico reportage delle famiglie a basso reddito in vacanza sulle spiagge di New Brighton, in un periodo di crisi economica nel nord-ovest dell&rsquo;Inghilterra. 
Vi &egrave; poi una sezione dedicata al turismo di massa, &ldquo;Small World&rdquo; (1989-2008), in cui mostra il contrasto tra l&rsquo;immagine idealizzata di luoghi celebri e la loro realt&agrave; depredata dall&#39;uso&quot; che ne fanno i turisti. C&rsquo;&egrave; poi il tema della danza, esplorato nella serie &ldquo;Everybody Dance Now&rdquo; (1986-2018). Infine la parte di &ldquo;Life&rsquo;s a Beach&rdquo; (2013)&rdquo; racchiude una serie di scatti provenienti da spiagge di tutto il mondo, catturando una variet&agrave; di immagini legate al corpo e alla nudit&agrave; in pubblico. 
La mostra &egrave; un progetto di 24 ore&nbsp;cultura del Gruppo 24 ore&nbsp;in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna e&nbsp;Museo Civico Archeologico.

Quando: fino al 6 gennaio 2025 
Orari di apertura: luned&igrave;, mercoled&igrave;, gioved&igrave; e venerd&igrave; dalle&nbsp;ore 10 alle 18 
sabato, domenica e festivi&nbsp; dalle&nbsp;ore 10 alle 19 
chiuso il marted&igrave; 
(ultimo ingresso un&rsquo;ora prima della chiusura)

Costi: 
-&nbsp;Intero: 14,00 euro 
-&nbsp;Ridotto: 12,00 euro 
- Ridotto bambini 6-13 anni: 6,00 euro 
- Ridotto universitari: 5,00 euro ogni mercoled&igrave; dalle 14.30 alle 18.00, previa esibizione del tesserino universitario (esclusa prevendita)

Dal 12 settembre 2024 al 6 gennaio 2025 la mostra fotografica di Martin Parr al Museo Civico Archeologico

Le fotografie di Martin Parr al museo Archeologico

Alla&nbsp;galleria del Cinema Modernissimo &egrave; arrivata una selezione degli scatti in concorso all&rsquo;ultima edizione del pi&ugrave; prestigioso concorso internazionale di fotogiornalismo: il World Press Photo. Per il secondo anno dunque la Cineteca, con la collaborazione di FotoImage, porta in citt&agrave; pi&ugrave; di 61mila scatti, realizzati da 3.851 fotografi di 130 paesi, suddivise nelle sei regioni in cui sono state scattate (Africa, Asia, Europa, Nord e Centro America, Sud America, Sud-Est Asiatico e Oceania) e in quattro categorie (Singole, Storie, Progetti a lungo termine e Formato aperto). Le foto vincitrici, selezionate da una giuria internazionale valutando sia la storia raccontata sia la forza visiva delle immagini, sono raccolte in una mostra itinerante che viaggia in molti paesi del mondo, oltre a essere pubblicate in un volume tradotto in pi&ugrave; lingue.

Quando: fino&nbsp;all&rsquo;8 dicembre 2024 
Orari di apertura: dal luned&igrave; al venerd&igrave; dalle 14 alle&nbsp;20 
Sabato, domenica e festivi dalle 10&nbsp;alle 20 
Marted&igrave; chiuso 
Costo: 
Intero:&nbsp;13 euro 
Ridotto mici Cineteca: 10 euro&nbsp; 
Ridotto tudenti Unibo: 7 euro &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; Ridotto ragazzi: 7-17 anni

Dal 10 ottobre all’8 dicembre 2024 alla Galleria del Cinema Modernissimo gli scatti in concorso all’ultima edizione del World Press Photo

World Press Photo al Cinema Modernissimo

L&rsquo;artista tedesca Vera Lutter presenta alla Fondazione Mast un&rsquo;ampia selezione delle sue fotografie, dagli anni novanta a oggi: 20 opere di grandi dimensioni provenienti da musei e collezioni private, materiali inediti e pezzi unici conducono lo spettatore in un percorso attraverso la celebre carriera della fotografa. 
Lavoro, industria, infrastrutture, edifici, macchine sono solo alcuni degli oggetti catturati dall&rsquo;obiettivo della Lutter: in questa mostra potrete immergervi nella miniera di carbone di Hambach (tra le pi&ugrave; grandi del mondo), o nella la Battersea Power Station di Londra (il pi&ugrave; grande edificio in mattoni d&lsquo;Europa), nello Zeppelin (la pi&ugrave; grande macchina volante mai costruita), nel radiotelescopio Effelsberg (del diametro record di 100 metri) e in molto altro ancora. 
Inoltre, nella rampa di ingresso alle Photo Galleries, &egrave; stata allestita una camera oscura, come spazio atelier per il pubblico e per attivit&agrave; didattica per bambini, poich&eacute; illustra la tecnica usata da Vera Lutter per realizzare le sue opere.

Quando: fino&nbsp;al 6 gennaio 
Orari di apertura: Marted&igrave; - domenica 10-19 
Costi: Ingresso Gratuito 
&nbsp;

Le fotografie di Vera Lutter alla Fondazione Mast dall’ 11 ottobre al 6 gennaio

Vera Lutter al Mast con "Spectacular": esplorazione della luce

&ldquo;Bologna &egrave; una regola&rdquo; canta Luca Carboni in una delle sue pi&ugrave; celebri canzoni: ed effettivamente il cantautore &egrave; uno dei simboli musicali di questa citt&agrave;, quasi un&rsquo;istituzione. Non c&rsquo;&egrave; da stupirsi dunque se per i suoi 40 anni di attivit&agrave; il Museo della Musica di Bologna abbia deciso di dedicargli una mostra per celebrare la sua carriera &ldquo;RioAriO&rdquo;, in un anno speciale per il cantante, poich&eacute; sta tornando sulla scena musicale a seguito di uno stop di due anni causa tumore al polmone. 
Dal 22 novembre al 9 febbraio,&nbsp;dunque, il museo di strada Maggiore ospiter&agrave; un excursus di una cinquantina di opere pittoriche curate da Luca Beatrice, in un viaggio nella sua carriera dall&#39;uscita di quel primo album, 40 anni fa, &ldquo;Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film&rdquo;, in una sorta di backstage con appunti, disegni, quadri e naturalmente la musica.

La mostra del Museo della Musica per celebrare i 40 anni di attività dell'artista Luca Carboni

Luca Carboni, 40 anni di carriera al museo della Musica

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