“Peccato numero 8” è il titolo del quadro di esordio del maestro Alessandro Fantera che, sotto richiesta di Vittoria Cappelli, storica organizzatrice di eventi legati al mondo della danza, della moda e della elevisione, verrà esposto per il “Memorare ’24. Danza e canto per la pace” che si terrà il giorno 16 settembre nella suggestiva cornice della Basilica di San Petronio a Bologna.
L’opera sarà visionabile in Basilica dal 13 al 20 settembre. L'evento, arrivato alla sua seconda edizione, è stato promosso dalla Chiesa di Bologna, dal Comune di Bologna e dal Teatro Comunale di Bologna, con un progetto artistico realizzato grazie all’intuizione di Vittoria Cappelli e don Stefano Culiersi dell’Ufficio Liturgico Diocesano. l quadro, di complessa tecnica pittorica, raffigura sette mele (metaforicamente rappresentanti i settevizi capitali) di cui alcune coperte da un velo azzurro che nella simbologia cristiana rappresenta la verità(dietro il velo alcune mele sono morsicate o tagliate).
Nel quadro non c’è volontariamente alcun riferimento umano ma solo uno specchio posto di fianco alla cornice, da cui il titolo, perché l’ottavo peccato è il peccatore stesso.
Non c’è colpa specifica in Eva del peccato perché la colpa è condivisa con Adamo.Il peccato, così, non viene identificato con la donna ma con la mela e lo specchio ne rivela l’assaggiatore.