
Giacomo Pelliccioni di Capriolandia, in via di Ravone
Bologna, 12 giugno 2018 - Mancano solo pochi giorni, poi i giovani amanti della natura potranno contare su un’oasi verde a pochi passi dalla città. ‘Capriolandia’ aprirà ufficialmente sabato: un nuovo parco ricreativo-didattico situato in via di Ravone, che conta un totale di ben 40mila metri quadrati avvolti dalla natura e a stretto contatto con la fauna che popola il preappennino bolognese. Caprioli, cinciallegre, cinghiali, anatre, ricci, falchi: a Capriolandia si potrà trovare anche una piscina, chioschi, aree ristoro e percorsi per arrampicata sugli alberi, con la teleferica più lunga dell’Emilia-Romagna.
Un parco divertimenti che, ancora prima di aprire, ha già fatto scattare sull’attenti i residenti di via di Ravone, che lo scorso 6 giugno hanno costituito un comitato per protestare contro l’apertura della nuova struttura. «Siamo rimasti sorpresi quando sono arrivate le ruspe e ci siamo resi conto non si trattava di un semplice intervento agricolo – sottolinea un referente del comitato –. Abbiamo avuto un incontro in consiglio di Quartiere (Porto-Saragozza, ndr) il 24 maggio, in cui il presidente, Lorenzo Cipriani, in un acceso dibattito, ha chiarito che il parco aveva i permessi. C’è stato poi un secondo incontro il 7 giugno relativo al Pums, con l’assessore alla Mobilità, Irene Priolo, che ha ascoltato le nostre preoccupazioni e ha aperto alla possibilità di incontrarci in futuro, anche con l’assessore all’Ambiente, Valentina Orioli, per affrontare la questione». Le preoccupazioni dei residenti riguarderebbero due aspetti: viabilità, «la strada è strettissima», osservano e sicurezza. Anche la gestione dei rifiuti, a causa degli animali, è una criticità della via. Il proprietario di Capriolandia, Giacomo Pelliccioni, ha le idee chiare: «Abbiamo già pensato a una navetta che da via Irma Bandiera porterà i bambini al parco – spiega Pelliccioni –. Per la raccolta differenziata, abbiamo predisposto delle isole ecologiche e non sarà consentito introdurre vetro all’interno». Una serie di incentivi volti a prevedere le criticità, che non sembrano lasciare tranquilli i residenti.