Bologna, 13 gennaio 2023 – Si apre a Palazzo D’Accursio la mostra di Proiezioni ORTOgonali dedicata agli orti urbani del bolognese. La raccolta sarà allestita con le fotografie di Erica Zanetti, Serena Magagnoli, Francesco Grazioli, Andrea D’Aprile, Gianpietro Lazzarin: a cura di Ilaria Braschi e Francesca Vaccari.
Si tratta di un percorso visivo, uditivo e olfattivo tra gli orti urbani delle due torri, accompagnato da informazioni sulla funzione sociale, didattica, scientifica, culturale, produttiva e storica di questi habitat. “Gli orti abbelliscono la nostra città e migliorano la nostra qualità di vita fornendo cibo, lavoro e preservando la biodiversità nel nostro territorio dando anche alloggio a molti insetti e animali” ha spiegato Braschi.
Alla presentazione di oggi pomeriggio in Comune sono intervenuti anche Daniele Ara, assessore Agricoltura, Rosalba Lanciotti, direttrice del Distal e Francesco Orsini, coordinatore del progetto FoodE. Il racconto fotografico di Erica Zanetti mostra i segni di una comunità attiva che cambia nel tempo. Gli ortolani degli inizi, in gran parte ex contadini e braccianti, oggi sono stati sostituiti da ortolani che prima lavoravano in fabbrica, nella scuola e in tanti altri luoghi di lavoro. È la città che cambia. Ma la passione con cui coltivavano gli orti ieri è la stessa di oggi La parte di Serena Magagnoli, entomologa e fotografa è costituita dalle immagini frutto di intere giornate spese alla ricerca dei “piccoli dominatori” della Terra; artropodi che popolano silenziosamente ogni angolo di verde tra il cemento delle città.
I giardini e gli orti urbani, se gestiti correttamente e senza l’uso di pesticidi, rappresentano veri e propri baluardi per la salvaguardia della biodiversità. La prossima è Microvita, del fotografo e documentarista Francesco Grazioli. Le foto esposte all’interno della mostra fanno parte di un lungo percorso, intrapreso diversi anni fa, con lo scopo di documentare quella fauna esclusiva, quasi invisibile agli occhi, che fa parte della biodiversità che resiste all’urbanizzazione. Infine, Francesca Vaccari, grafica editoriale, presenta ORTIePORTICI, progetto che nasce dall’ osservazione di una piccola area verde a pochi passi dalla porta di Strada Maggiore, a Bologna, ha dato origine a una ricerca storica sul territorio. Un portico, costruito quattrocento anni fa, traccia il confine del giardino dalla via Emilia. Cartografie, disegni, documenti d’archivio confermano che la struttura di una città come Bologna è il risultato di un lungo rapporto dialettico tra aree verdi e costruito architettonico: un linguaggio prezioso ancora oggi per l’equilibrio ambientale della città A rendere la mostra più immersiva ci sono i suoni e gli effetti visivi di Andrea D’Aprile e Gianpietro Lazzarin.