ALICE PAVAROTTI
Cosa Fare

‘Ipotesi d'amore’ ai Teatri di vita a Bologna: c’è l’inaugurazione di ‘Casa Raffaella’ in omaggio alla Carrà

La seconda edizione della rassegna con film, spettacoli e installazioni fotografice dedicata alla questione di genere, l’orientamento sessuale e i diritti della comunità Lgbtqi+. La nuova residenza per artisti, composta di quattro camere da letto su due piani, aprirà il 18 giugno

Bologna, 17 giugno 2024 – Quando il teatro diventa luogo per raccontare l’identità e le questioni di genere, l'orientamento sessuale, i diritti della comunità Lgbtqi+: ai Teatri di Vita inaugura domani la seconda edizione della rassegna ‘Ipotesi d’amore’ con film, spettacoli e installazioni fotografiche.

Rassegna ipotesi d'amore e inaugurazione Casa Raffaella: nella foto Stefano Casi, direttore artistico dei teatri di Vita (FotoSchicchi)
Rassegna ipotesi d'amore e inaugurazione Casa Raffaella: nella foto Stefano Casi, direttore artistico dei teatri di Vita (FotoSchicchi)

Ad aprire infatti è proprio l’installazione di Paolo Raeli che -dal titolo ‘A far l’amore comincia tu’- svolge un’ indagine fotografica sui giovani coppie lgbtqia+. Evidente il richiamo all’icona gay Raffaella Carrà, non è l’unico omaggio che i Teatri di Vita rivolgono alla cantante bolognese: sempre domani infatti inaugura anche ‘Casa Raffaella’, una nuova residenza per artisti che, composta di quattro camere da letto su due piani, sorge a due passi dal teatro. “Oltre ad essere la nostra foresteria, e quindi uno spazio che serve a gestire l’ospitalità, abbiamo deciso di mettere a disposizione Casa Raffaella anche a tutte le altre istituzioni culturali bolognesi, a prezzi calmierati, parliamo di trenta euro a persona a notte” spiega Stefano Casi, direttore artistico dei teatri di Vita, che prosegue "conosciamo bene il peso che può avere il costo dell’alloggio nell’organizzazione di progetti culturali, in questo modo cerchiamo di contrastare questa problematica.”

L’inaugurazione di Casa Raffaella

La casa inaugurerà al pubblico domani alle 18, e oltre che nel nome, omaggia Raffaella Carrà anche sopra ad alcuni muri della struttura. “La casa sarà attiva quasi da subito, i primi a provarla saranno gli artisti che l’1 Luglio saranno da noi per ‘Cuori di Polonia’” commenta Casi.

La rassegna

Prima però vi è appunto la rassegna ‘Ipotesi d’amore’ che da domani proseguirà con film e spettacoli fino al 28 giugno, data simbolo del Pride: nel 1969, il medesimo giorno, gli omosessuali e transessuali di New York si ribellarono per la prima volta ai soprusi che la polizia metteva in atto nei locali gay, rivendicando così con orgoglio (da lì pride) il proprio essere. La rassegna chiude infatti simbolicamente con la proiezione del film di Andrea Adriatico “Torri, checche e tortellini”, che narra l’apertura negli anni ottanta del Cassero, primo centro italiano lgbt, che non a caso inizialmente si chiamava “Circolo 28 giugno”.

Prima numerosi film e spettacoli sul tema di identità di genere, diritti lgbtqia+, amore (sono 9 film e due spettacoli in totale), eccezion fatta per il film ‘Seven Winters in Teheran’, che verrà proiettato il 24 giugno alle 21: in questo caso si racconta la violenza di genere, riprendendo un caso che colpì tutto il mondo nel 2007, quello di una ragazza iraniana che uccise un uomo che aveva tentati di violentarla e venne condannata a morte, il docu-film riflette sul tema caldo e attuale dei diritti delle donne in Iran.

Il primo film ad essere proiettato sarà “Elda and the monsters”, il 18 giugno alle 21: la trama racconta la vita di un cantante transgender, Elda appunto, aspirante star del glam rock: ad introdurre la proiezione sarà l’attrice argentina Natalia Curcho.

A seguire il 19 sarà il turno di “Malanova” di Roberto Cuzzillo, regista che sarà introdurrà questa storia di una coppia gay che si trova a dover affrontare una diagnosi di hiv. A precedere il film vi sarà il cortometraggio “L’anniversario” di Marius Gabriel Stancu.

Ci saranno anche due spettacoli: il primo, il 20 e 21 giugno alle 21, è “R.R.” di e con Marco Duse, narra la storia della prima persona transessuale in Italia: è Rolandina Roncaglia, nata maschio nella Venezia del 1300, che affrontò a quel tempo un percorso tutt’oggi oggetto di discriminazione e stigma.

Il 27 e il 28 giugno alle 21 andrà invece in scena "Nascondendo ghiaccio sotto le mie ardenti carezze” della compagnia Alchemico tre: a fine ottocento un giovane omossessuale narra la sua storia a Emile Zola, sperando che lui ne facesse romanzo. Non andò esattamente così: lo scrittore francese spedì invece il manoscritto a un medico, che pubblicò la sua storia come un caso clinico di perversione sessuale, dal titolo “Romanzo di un invertito nato”. 

Vi è la possibilità di fare un abbonamento complessivo a 39 euro, per i singoli biglietti si possono invece acquistare online sul sito https://www.teatridivita.it/biglietteria/ o direttamente alla biglietteria del teatro in via Emilia Ponente 485 negli orari di apertura (lun-ven; h 15-18), o nelle due ore precedenti l’evento.