BENEDETTA CUCCI
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I Cccp oggi a Bologna in piazza Maggiore, il collettivo Cua: “Entreremo gratis”

L’ultimo concerto a pagamento sul Crescentone, quello dei Radiohead, risale al 2012 e fu annullato per il sisma. Digos e polizia allertate per le possibili proteste. Ordinanza del sindaco con divieti e modifiche alla mobilità

I Cccp stasera in concerto in piazza Maggiore a Bologna

I Cccp stasera in concerto in piazza Maggiore a Bologna

Sarà certamente ricordata come la notizia più epica del 2024 all’ombra delle Due Torri, a questo punto, però, dopo il Bologna in Champions. Ma lo scorso marzo, quando arrivò la notizia dei Cccp in piazza Maggiore, fu una grande sorpresa e una gioia per i fan, soprattutto per quelli che non erano riusciti a conquistare un biglietto nelle tre date berlinesi di febbraio.

I Cccp stasera in concerto in piazza Maggiore a Bologna
I Cccp stasera in concerto in piazza Maggiore a Bologna

Le strade chiuse e i bus deviati per il concerto

Poi scattò immediatamente quel senso di evento che richiamò alla mente il live dei Clash nel 1980, allora gratuito, e comunque contestato dai punk più ortodossi, che anche se amavano la band erano contrari a certe politiche dell’amministrazione e, narrano le cronache, a vedere la band di Joe Strummer non ci andarono, però lo incontrarono la sera ‘in un bar’, per caso. Piazza Maggiore è la piazza di tutti e solitamente è concessa per live collettivi o singoli, ma gratuiti. Invece i Cccp si esibiranno a pagamento, ma i biglietti sono esauriti da tempo.

Fu per tanti anni la piazza di Dino Sarti e nel 1984 Francesco Guccini festeggiò vent’anni di carriera davanti a una folla sterminata, circa 100mila persone, una Woodstock emiliana che vide il boicottaggio dell’avanguardia locale, rappresentata da gruppi rock o new wave come Skiantos, Stupid Set, Gaznevada, alternativi all’ambiente cantautorale e folk rappresentato da Guccini. C’è spesso una percentuale di "contro", viene da dire, nei live di singoli musicisti in piazza. Chissà come sarebbe andata coi Radiohead, che però saltarono a causa del terremoto nel 2012, e sarebbero dovuti essere a pagamento. Allora c’era Alberto Ronchi alla cultura, il club Estragon sempre in prima linea come organizzatore, proprio come per i Cccp, e poi il live di Thom York e colleghi andò al Parco Nord.

Lo scorso marzo, all’indomani dell’annuncio i biglietti andati sold out in un giorno (quasi novemila), il collettivo Cua annunciò una iniziativa di autoriduzione del biglietto: "La sera del 21 maggio verremo in piazza Maggiore, in tanti, e saremo felici di partecipare al grande concerto in maniera totalmente gratuita, come dovrebbe essere sempre". Perché, continuavano nell’appello "crediamo che sia inaccettabile che quei suoni, quei testi, vengano resi di nicchia chiedendo 50 euro di ingresso. Come poter pensare di dare un prezzo all’attraversamento di una piazza?".

Il Cua da allora ha ribadito in più occasioni che darà seguito alla promessa e stasera dovrebbe dunque presentarsi per entrare gratis. Per questo la Digos è allertata e ci sarà la polizia a presidiare.

Le strade chiuse

Nel frattempo, il sindaco ha emesso un’ordinanza con le misure in occasione del concerto: ci sono il divieto di transito veicolare (dalle 17 alle 23.30) e divieto di sosta compresi biciclette, motocicli e ciclomotori con rimozione forzata (dalle 7 alle 23.30) in piazza Re Enzo, piazza Maggiore, via dell’Archiginnasio, via Pignattari, via degli Orefici. Vietata anche la vendita da asporto, dalle 14 fino al termine del concerto, di bevande in contenitori di vetro o lattine.