Bologna, 18 giugno 2023 - Grande spettacolo sabato sera quando un funambolo ha attraversato il cielo del cimitero monumentale della Certosa di Bologna camminando in equilibrio su un filo sottile, con sullo sfondo il profilo di San Luca. Protagonista dell'esibizione, Andrea Loreni, che al pubblico di Bologna Portici Festival ha offerto un’immagine di straordinaria potenza evocativa.
La performance è stata fortemente voluta dal Comune per rappresentare in modo altamente poetico la magia da una parte dei portici – il tratto che conduce a San Luca e si allunga fino alla Certosa – e dall’altra di un luogo unico come il cimitero monumentale, uno dei più antichi e suggestivi d’Italia. Le performance sono state due: alle 20,30 e alle 22, e nella seconda traversata, quella delle 22, il filo è stato illuminato da led, accrescendo la sensazione di sospensione nel vuoto della performance.
Il funambolo Loreni: sfida emozionante
"È stata una delle sfide più emozionanti della mia carriera” ha detto Loreni, che ha costruito la sua performance site specific dopo aver visitato a lungo il cimitero: un luogo dove vita e morte si incontrano nel silenzio e nel raccoglimento, simbolicamente rappresentato dal filo della camminata, anche essa sospesa sempre tra vita e morte, incentrata sul superamento costante del limite, della paura. "La traversata – continua Loreni - non rappresenta solo il punto di arrivo di un percorso, fatto di un grande sforzo fisico e mentale, è anche un potente mezzo di consapevolezza, in cui ogni volta si entra in dialogo con istinti irrazionali e paure primigenie”.
Camminare sul cavo teso attraverso il vuoto crea l’occasione di incontrare le parti più profonde di sé e di stare con quello che “accade” nel momento: l’insorgere della paura e l’accoglienza della paura, l’acquietarsi del pensiero e la concentrazione sull’attimo presente, lo stare nel corpo con il cavo e sul cavo, il rischio della caduta e il contatto con l’assoluto.