Emilia Romagna, fiumi e laghi, 5 paradisi da non perdere

Non solo Riviera, anche l'acqua dolce offre spiagge indimenticabili e nel fresco

Cascata del Golfarone - Foto di Giorgio Galeotti

Cascata del Golfarone - Foto di Giorgio Galeotti

Bologna, 21 luglio 2017 - Estate, voglia di acque fresche e relax, di fuga dalle calde città emiliane e romagnole anche solo per mezza giornata, il tempo necessario per ricaricarsi e poi tornare al lavoro. E a offrire questa opportunità in regione non è solo la Riviera, ma anche i diversi corsi d’acqua e i bacini che si annidano tra gli rilievi appenninici. Ecco le cinque località lacustri e fluviali in cui ripararsi dal caldo nelle prossime settimane. Cascate del Golfarone - Villa Minozzo (Reggio Emilia) Un panorama mozzafiato, costellato da rocce e alberi frondosi che promettono refrigerio con il salto d’acqua alto quindici metri, è quello che troverà chi deciderà di percorrere il torrente Secchiello tra le montagne reggiane. Un luogo ideale per chi ama i sentieri, raggiungibile seguendo un percorso che prevede anche il guado del greto del fiume. Situata nella località della Val d’Asta, frazione di Villa Minozzo, la piscina naturale rappresenta uno spazio ideale per scappare dal clima umido della bassa padana. Fiume Trebbia - Corte Brugnatella (Piacenza) Lungo oltre cento chilometri, la Trebbia attraversa interamente la provincia di Piacenza, disegnando un solco tortuoso lungo l’Appennino puntellato di zone elette, nel corso degli anni, come vere e proprie spiagge. All’altezza di Marsaglia, località del comune sparso di Corte Brugnatella, è infatti possibile accedere agevolmente al letto del fiume, con le rive piene di ciottoli e le acque cristalline che ne fanno uno dei corsi d’acqua più belli d’Italia, rendendo la zona una delle più frequentate durante la stagione estiva, anche da famiglie. Cascate di Moraduccio - Castel Del Rio (Bologna) Al confine con il territorio della Città Metropolitana di Firenze, in piena Romagna Toscana, si trova questo angolo di paradiso in cui potersi rinfrescare in tranquillità lontani dalle folle di lidi più frequentati. Tra il basso letto del fiume Santerno, che in alcuni punti consente comunque di immergersi completamente stando attenti alla corrente, e le cascate sotto le quali prendersi una pausa dai bagni di sole, la località dell’appennino imolese è raggiungibile attraverso la Sp 610 in direzione Castel del Rio. Proseguendo per alcuni chilometri sarà infine possibile raggiungere le rive piene di ciottoli sui quali stendersi, nella frazione che dà il nome alle cascate. Cascate dell’Alferello o delle Trote - Verghereto (Cesena) Alta circa trentadue metri e situata nella località di Alfero, al confine con la Toscana, la caduta delle acque è resa spettacolare dalle stratificazioni che compongono le pareti rocciose del salto. Un luogo frequentato dai bagnanti che non vogliono addentrarsi sul litorale adriatico e che cercano acque fresche e poco frequentate. Distante dal centro della frazione circa un chilometro, è raggiungibile soltanto a piedi grazie a un percorso della durata di circa venti minuti. Lago di Suviana - Castel di Casio/Camugnano (Bologna) Nato definitivamente nel 1932 in seguito alla costruzione di una diga, è il torrente Limentra Orientale ad alimentare il lago. A oltre quattrocento metri sul livello del mare, il bacino artificiale rappresenta un vero e proprio “mare” di montagna situato tra gli alti rilievi bolognesi che ne disegnano dolcemente le sponde. Facilmente raggiungibili grazie all’autostrada A1 e, in alternativa, alla Porrettana, i due comuni di competenza offrono spazi attrezzati e adatti alla balneazione.