Monghidoro (Bologna), 28 febbraio 2023 – Domenica prossima, 5 marzo, torna per la sua diciassettesima edizione la ‘Festa del Maiale’ di Monghidoro. Quest’anno ci saranno due squadre di norcini una monghiderese e l’altra dell’Alto Reno che daranno prova della loro abilità nel lavorare le carni suine per le strade del paese portando avanti una tradizione locale che va avanti da secoli.
Di fronte al numeroso pubblico della tradizionale sagra, i macellai produrranno salami, salsicce, costoline, capocolli, coppe, ciccioli, cotechini, braciole e molto altro per insegnare, soprattutto ai giovani, la loro arte e creare una nuova generazione di artisti del maiale pronti a portare avanti queste usanze.
Tutta la carne lavorata quel giorno potrà essere acquistata a prezzi calmierati e stabiliti in accordo con l’Amministrazione comunale di Moghidoro, organizzatrice della manifestazione, con Ascom Confcommercio e la collaborazione dei norcini, delle macellerie del paese e dell’ufficio informazione turistiche.
Oltre alla carne suina ci saranno altri banchi con tipici prodotti provenienti anche da altre parti d’Italia.
La sagra, in questa edizione durerà tutto il fine settimana, venerdì e sabato verranno organizzate passeggiate serali ed eventi di trekking per promuovere la salute e il rapporto che la tradizione gastronomica ha con gli ambienti appennini, mentre la fiera con le bancarelle e i cibi locali partirà domenica mattina alle 8,30 fino alle 19. Alle 15 è previsto uno spettacolo dei Country Village con musica e ballo country.
All’evento presentato ieri nella sede di Confcommercio Ascom a Bologna, erano presenti il direttore generale di Ascom Bologna Giancarlo Tonelli, la sindaca di Monghidoro, Barbara Panzacchi, l’assessore al Turismo Michele Boschi, uno degli esperti norcini protagonisti della sagra, Damiano Gamberini e i due giovani imprenditori Diego e Lorenzo.
"Accogliamo con molto piacere la ormai tradizionale presentazione dell’edizione 2023 di questa festa, un’importante iniziativa per la valorizzazione dei prodotti del territorio, ma anche per il sentito coinvolgimento di tutte le realtà, istituzionali, imprenditoriali e associative locali- ha dichiarato Tonelli.
"Sono le manifestazioni come questa che tengono vive le tradizioni dei nostri territori e la salvaguardia della nostra storia – ha raccontato la sindaca – la macellazione del maiale a uso famigliare è, infatti, ancora molto diffusa nel nostro paese e viene tramandata alle nuove generazioni". Gamberini ha concluso con un appello ai giovani "ci sono sempre meno norcini quindi invitiamo i ragazzi a venire e vederci lavorare, c’è chi dice che la carne di maiale non fa bene e spinge per una soluzione sintetica ma non c’è niente di meglio ogni tanto di una pancetta al pepe con un bel bicchiere di vino".
Nicola Maria Servillo