BENEDETTA CUCCI
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Federico Borella: le foto in mostra diffusa a san Lazzaro

Il fotoreporter di Idice, vincitore di numerosi premi, espone, dal 10 al 12 settembre, in tre location all'aperto

Federico Borella espone a San Lazzaro dal 10 al 12 settembre

Federico Borella espone a San Lazzaro dal 10 al 12 settembre

Bologna, 8 settembre 2021 - Le sue zone di reportage sono al momento off limits, a causa della pandemia. Ma se Federico Borella non può viaggiare, allora ci può anche essere un aspetto positivo. Il suo non movimento diventa una fortuna che ce lo fa stare vicino: averlo qui significa poter godere delle sue fotografie che tanti premi hanno ricevuto nel mondo. E così dal 10 al 12 settembre, in tre luoghi differenti di San Lazzaro di Savena (Podere San Giuliano, la Fattoria Belvedere e l’azienda agricola Bonazza) parte la prima edizione di "Diffusa: fotografia e territorio", con immagini molto grandi, stampate su pvc e appese a cavi o legni, dove la natura, espressa nell’elemento principe dell’acqua, è fotografata in tutta la sua violenza e potenza. "Diffusa" è al numero zero e dall’anno prossimo sarà proprio Borella (residente a Idice) a curare le mostre di altri colleghi.

Come nasce "Diffusa", Borella? "E’ stata Isabella Conti a contattarmi nell’estate del 2020, invitandomi a pensare un progetto dedicato alla fotografia per il nostro territorio. All’inizio volevo fare un’esposizione con artiste donne provenienti da varie parti del mondo, ma chiaramente non è stato possibile a causa della pandemia. Ma è restata l’dea dei luoghi dove esporre, all’aperto. In generale ammetto di non amare molto gli spazi deputati alla cultura per esporre le opere, questo perché mi piace l’idea che un cittadino possa ‘sbattere’ per caso contro un’opera d’arte, il che si sposa bene con il foto giornalismo, che a volte offre temi ostici, piuttosto difficili da affrontare da buona parte di pubblico".

Il suo tema principe è l’acqua. "Negli ultimi anni mi sono molto dedicato a questo elemento nei miei reportage. E infatti tra gli scatti provenienti da ’Indonesia e Singapore’, che trattano il fenomeno dell’overfishing degli squali, quelle sulle donne settantenni giapponesi, pescatrici subacquee di un villaggio di cui sono stato ospite per alcuni giorni e quelle dal Golfo del Messico delle zone morte dove si acuisce un fenomeno di prolificazione delle alghe marine a causa dei fertilizzanti scaricati nel Mississippi. L’acqua è un elemento sovrano, anche se io mi considero davvero uomo di terra attratto inconsciamente da storie ‘acquatiche’".