A cosa servono i piatti vuoti in piazza a Bologna e perché riguardano tutti. Video

Installazione della Onlus Cefa per la Giornata mondiale dell’alimentazione 2024: il programma degli interventi di oggi, si chiude con un concerto di Carota de Lo Stato Sociale

Bologna, 12 ottobre 2024 – Guerra e fame. La giornata mondiale dell’alimentazione 2024 punta i riflettori su un legame di sangue tra le armi e la sofferenza della popolazione civile che si alimentano a vicenda in un circolo vizioso sempre più grave.

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Cos’è l’installazione in piazza

Per questo, l’installazione di quest’anno di Cefa – l’Ong bolognese fondata da Giovanni Bersani – ha ‘disegnato’ piatto che contiene una bomba sul Crescentone di piazza Maggiore con circa tremila piatti vuoti. Piatti che poi, nel corso della giornata vengono riempiti grazie a 100 carrelli provenienti da associazioni, parrocchie, aziende, scuole della provincia e serviti a chi ne ha più bisogno. L’operazione ha coinvolto oltre 150 i volontari che si sono alternati da questa mattina alle 6. 

Cosa succede oggi

Dalle 8 i carrelli spinti di volontari hanno percorso le strade della città, colmi di cibo per le mense di Bologna e con le offerte per realizzare un progetto di sviluppo agricolo in Etiopia: arrivati in piazza i carrelli sono stati svuotati dal cibo che è stato posto sui piatti. Il disegno di pixel art è firmato da Lorenzo Mattotti. 

Guerra e fame. L'Onlus Cefla, nella giornata mondiale dell’alimentazione 2024, punta i riflettori su un legame di sangue tra le armi e la sofferenza della popolazione civile che si alimentano a vicenda in un circolo vizioso sempre più grave.

A rischio fame 134 milioni di persone

Secondo il rapporto Fao 2024, le guerre e i conflitti armati rappresentano la principale causa dell'insicurezza alimentare nel mondo e in particolare in Africa. Sono 134 milioni le persone che a causa di 56 conflitti in 92 Paesi si trovano a rischio di morte per fame. Le aree più colpite includono la Striscia di Gaza, il Sudan, lo Yemen, la Siria, il Sud Sudan​ e l’Etiopia. I conflitti prolungati interrompono le filiere alimentari, distruggono infrastrutture agricole e lasciano milioni di persone senza accesso sicuro al cibo. Si stima che il 60% delle persone che soffrono di fame acuta nel mondo viva in aree colpite da conflitti.

Il progetto in Etiopia

Grazie alle donazioni ricevute, Cefa quest’anno riuscirà portare avanti un progetto di sviluppo agricolo in Etiopia che è il quinto Paese al mondo per numero di persone che soffrono la fame (oltre 15 milioni e il 34,6% dei bambini sotto i 5 anni). Grazie all’adozione di tecniche agronomiche più sostenibili e all’utilizzo di moderni macchinari per l’agro-trasformazione si vuole incrementare la produzione agricola del 20%. I beneficiari saranno 2700 persone organizzate in 15 cooperative agricole.

Il programma di oggi

A mezzogiorno sul palco in piazza salgono Daniele Ara, assessore comunale Scuola e Agricoltura; Padre Gianpaolo Cavalli dell’Antoniano; Mario Mazza, Mensa Caritas Santa Caterina; Giancarlo Funaioli, Emporio Bologna Pane e Solidarietà; Marco Mastacchi, Opera Padre Marella; Giuliano Ciciliano, Sant’Egidio; Alice Fanti, direttrice Cefa hanno potuto ringraziare tutti per l’obiettivo raggiunto.

Dalle 15 si parla di alimentazione con Patrizio Roversi, viaggiatore e giornalista, Martina Liverani, gastronoma e giornalista e Luciano Centonze, responsabile progetti in East Africa del CEFA.

A seguire il saluto del sindaco di Bologna, Matteo Lepore e l’incontro con il cardinale Matteo Zuppi, presidente CEI intervistato dal giornalista Eugenio Cau.

Alle 17 il dibattito sui finanziamenti all’industria bellica e in particolare si parla delle "banche armate", ovvero istituti che gestiscono le transazioni economiche legate al commercio di armi con Gian Luca Galletti, presidente Emil Banca Credito Cooperativo; Sabika Shah Povia, giornalista; Alice Fanti, direttrice CEFA; Michele Tufano, Cooperante Cefa in Etiopia.

Chiude il pomeriggio alle 18, Carota de Lo Stato Sociale.

Le mense

Nel pomeriggio i carrelli tornano a riempirsi, a favore delle 10 mense cittadine beneficiarie della solidarietà dei bolognesi:

  • Convento San Giacomo Maggiore - Mensa Agostiniani
  • Mensa Antoniano di Bologna
  • Mensa Caritas di Santa Caterina
  • Cucine Popolari
  • Emporio Bologna Pane e Solidarietà
  • Opera Padre Marella
  • Mensa Caritas Sacra Famiglia
  • Mensa Parrocchia di San Giuseppe Sposo
  • Comunità di Sant'Egidio
  • Associazione Ananda Marga Bologna - Sez. Servizio Sociale