Il signor Rex How, fondatore della Locus Publishing di Taiwan e co-curatore con Grazia Gotti di When two seas meet in Bologna dal 9 aprile al Museo Archeologico, è una vera personalità dell’editoria internazionale. È stato lui a introdurre alla fine degli anni Ottanta Italo Calvino nell’isola del Pacifico con oltre 23 milioni di abitanti– colpita tre giorni fa da un terremoto di magnitudo 7,4 – e a far esplodere, sempre nella sua terra, il fenomeno della lettura illustrata nella metà degli anni Novanta. Sono state tante le sue intuizioni e molte riguardano la promozione della cultura italiana a Taiwan, tanto da meritare il titolo di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia dal presidente Sergio Mattarella, che proprio lunedì mattina sarà in collegamento con la Fiera del libro per ragazzi, per un saluto di buon inizio. Rex How, classe 1956, è un bel personaggio, rapito sin dal 1991 dalla magia della nostra kermesse. E, dopo essere stato premiato come best publisher nel 2019, eccolo di nuovo in città come ideatore con Grazia Gotti, co-fondatrice di Accademia Drosselmeier e direttrice artistica di OFF FAIR (porta i contenuti della Fiera, fuori dalla fiera, appunto), di un progetto tra due mari, come recita il titolo, ovvero la sua Taiwan e l’opera di Davide Calì, pluripremiato fumettista, illustratore e autore di libri per ragazzi con oltre 100 pubblicazioni all’attivo, che How definisce "artista pliedrico, simile a un oceano".
Si entra quindi all’Archeologico e su tre pareti si apre questa mostra in due sezioni – Un mare di creatività: Taiwan e Un mare di storie: Davide Calì – che si fa notare subito per una caratteristica: non ci sono né vetri né cornici a contenere le opere di illustratori e fumettisti taiwanesi e quelle dei 24 artisti che interpretano i testi di Calì. A "trattenerle" sul muro ci sono piccole barre bianche a forma di mare increspato. Ali Ginger, Animo Chen, Ballboss, Beilynn, Chen Yu-Lin, Chinlun Lee, Chang Tzu-Chun, Che Chu-Li, Cho Reishin, Croter Hung, Egrettlu, Jimmy Liao e Inca Pan sono alcuni dei nomi di questa ricca partecipazione, che testimonia la storia di un’isola che già più di trentacinque anni fa iniziò a prender parte alla fiera, mietendo di anno in anno successi per autori, illustratori ed editori rappresentati proprio in questa mostra.
Con due tavole ciascuno, invece, presentano la loro interpretazione dei testi di Calì, sia di professionisti con bibliografie sterminate che esordienti al loro primo lavoro: da Anna Aparicio Català a Sara Arosio, da Raphaëlle Barbanégre a Isabella Labate o Regina Lukk-Toompere e fino a Virginia Mori, Sébastien Mourrain, Giulia Pastorino, Noemi Vola.