GIAN ALDO TRAVERSI
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Cinque notti per il jazz: rassegna a Selva Malvezzi

Da Matteo Raggi ad Ares Tavolazzi, da Ellade Bandini a Pontrandolfo: la kermesse venne creata da Jimmy Villotti 23 anni fa e a lui è dedicata

Selva il Jazz 2024: la rassegna venne creata da Jimmy Villotti

Selva il Jazz 2024: la rassegna venne creata da Jimmy Villotti

Bologna, 2 luglio 2024 – Selva in Jazz 2024, rassegna firmata Jimmy Villotti che un po’ pesca nel mito, torna per la prima volta senza il grande musicista che se la inventò 23 anni fa, a spandere meraviglie nella piazza del Governatore su cui si staglia il palazzo che il conte Camillo Malvezzi fece erigere a metà Seicento. Un palco speciale nato da un’idea condivisa con Danilo Draghetti del ristorante Locanda Pincelli che immise Selva Malvezzi nel circuito del grande jazz. Ribalta di musicisti come Steve Grossman, George Cables e Harold Mabern, ma anche Bobby Durham, Joe Farnsworth e John Webber. Incanti rural-rinascimentali dove il chitarrista, scomparso a dicembre dell’anno scorso, allestì scalette visionarie e ammiccanti.

La kermesse di cui è da quest’anno è direttrice artistica la vedova di Villotti, Natascia Mazza, con dedica al guru dei jazzisti bolognesi, parte domani con un programma di musica ambrata spalmato in quattro date più la jam session finale fissata del 31 luglio (inizio dei concerti alle 21.15).

Una scaletta dai contenuti mai scontati, tra mainstream e nuovo jazz, parte di Bologna Estate, con il patrocinio del Comune di Molinella, Pro Loco e associazione Animal Blue House. Première, dunque, affidata al Matteo Raggi Quartet, sassofonista di grande talento compositivo. Il 10 luglio tocca al trio composto da Sandro Gibellini, chitarrista di indimenticabili performance tra Rai, Francia e Stati Uniti, Ares Tavolazzi (basso e contrabbasso), sideman e leader di gruppi di alto profilo, ed Ellade Bandini, batterista, una straordinaria carriera di turnista e concertista.

Il 17 luglio luci su Gli Sbudellati ‘Tra la via Emilia e il Jazz’, gruppo che riecheggia il titolo del libro che Villotti scrisse nel ’94 (Sperling & Kupfer) con la sciantosa Silvia Donati ‘Wanda’, Carlo Atti ‘Wardell’ al sax tenore, Giancarlo Bianchetti ‘Gianco White’ alla chitarra, Filippo Cassanelli ‘Marianelli’ al contrabbasso e Fabio Grandi ‘Pedro’ alla batteria. Il mercoledì successivo (24 luglio) ribalta per Valerio Pontrandolfo Quartet, guest il batterista Joe Farnsworth. Con il leader al sax, Nico Menci al pianoforte e Joey Ranieri al contrabbasso.

Sipario il 31 con la jam session organizzata dall’associazione culturale Animal Blue House. "Jimmy sarà sempre presente. Lieve e scanzonato come solo lui sapeva essere, come certe sere d’estate", commenta Natascia, supportata nella direzione artistica da Pontrandolfo.