Bologna, 7 giugno 2024 – L’estate è alle porte e la città di Bologna si appresta a organizzare due eventi speciali a tema cinema. A partire dal 17 giugno, fino al 15 agosto, va in scena ‘Sotto le stelle del cinema’ che trasforma piazza Maggiore in una suggestiva sala cinematografica all’aperto. Dal 22 giugno fino al 30, sarà il turno invece di ‘Il cinema ritrovato’, il festival a cura della Cineteca di Bologna che riempie le sale e le arene della città di oltre 400 proiezioni, per 9 giorni di fila da mattina a sera.
L’anteprima di Guccini
A 40 anni di distanza dallo storico concerto del 1984, Francesco Guccini torna a calcare un palco in piazza Maggiore, nel cuore della città. Nel corso dell’appuntamento ‘Fra la via Emilia e il West: 40 anni dopo’, in programma lunedì 17 giugno alle 21.45 in anteprima della serata di apertura dell’evento ‘Sotto le stelle del Cinema’, il Maestrone si racconta a Massimo Cotto.
Lo scopo dell’incontro è quello di fare tornare in auge ricordi e suggestioni di quella magica serata del 1984, in cui il cantautore si esibì davanti a oltre 150.000 persone per celebrare i 20 anni di carriera.
Il cinema ritrovato: le anticipazioni
In attesa della conferenza stampa di presentazione ufficiale, in programma lunedì 10 giugno presso la sala Cervi della cineteca di Bologna in via Riva di Reno 72, l’evento ‘Il Cinema Ritrovato’ annuncia alcuni dei titoli che saranno protagonisti della rassegna giunta alla 38esima edizione.
‘Il Cinema Ritrovato’ 2024 celebra, tra le oltre 400 pellicole che saranno trasmesse, figure mitiche della storia del cinema come Marlene Dietrich, tramite una selezione di alcuni dei suoi innumerevoli film che l’hanno vista protagonista, Pietro Germi, assoluto protagonista del neorealismo e della commedia all’italiana, Anatole Litvak, regista ucraino della prima metà del ‘900, e Kozaburo Yoshimura, un maestro del cinema classico giapponese.
E poi ancora: ‘Cento Anni fa – 1924’, una panoramica del cinema di un secolo fa, ‘Il secolo del cinema, 1904’, alla scoperta di un anno che di fatto ha portato il cinema nella cultura popolare, ‘Dark Heimat’, un focus sulla filmografia austriaca e tedesca a cavallo degli anni ‘40 e ‘50, ‘Gustaf Molander, regista di attrici’, per celebrare una figura epocale per il cinema svedese, e ‘I colori del cinema a passo ridotto’, una guida temporale sull’impiego del colore nel cinema.