GIOVANNI DI CAPRIO
Cosa Fare

Capodanno a Bologna 2024: in piazza il Vecchione in ricordo dell'alluvione. Tutti gli eventi

Un fine 2023 per ricordare il disastro in Romagna di maggio, attraverso l'arte e la cultura. Di Gioia: "Sarà un momento di festa ma anche di consapevolezza". Vietato lo scoppio di petardi, mortaretti e ogni tipo di fuoco pirotecnico

Il Vecchione di Bologna di fine 2023 alla conferenza stampa di presentazione

Il Vecchione di Bologna di fine 2023 alla conferenza stampa di presentazione

Bologna, 21 dicembre 2023 – Per i festeggiamenti del Capodanno bolognese arriva ‘Festivamente’, il cartellone di iniziative culturali coordinato dal Comune, in cui a farla da padrone saranno la musica, l’arte, la danza e la cultura ma anche la solidarietà e il ricordo di un dramma come quello dell’alluvione di maggio.

Una notte di fine 2023 che sarà simile agli scorsi anni a livello logistico e, dice il sindaco Matteo Lepore, “il cui pensiero non può che andare alla Romagna, perché dobbiamo ricordarci delle persone e dell’identità di quei luoghi colpiti dall’alluvione. Daremo voce agli artisti in un’esperienza che dice a chi vive la città che questo è il luogo in cui possono esprimere la loro creatività al meglio”.

La presentazione del Vecchione per il Capodanno 2024
La presentazione del Vecchione per il Capodanno 2024

Le iniziative

Un ricco palinsesto che vede tra gli appuntamenti la classica notte del 31 dicembre in piazza Maggiore con il rogo ben augurale del Vecchione. “Una tradizione secolare nel segno della solidarietà e dell’arte. Un momento di festa ma anche di consapevolezza”, parla Elena Di Gioia, delegata alla Cultura. Progettato da Igort, illustratore e fumettista, il Vecchione d’Artista 2023/2024 si chiama ‘Morvo’. “Sono tornato nella capitale del fumetto con un’iniziativa soffice e armoniosa, che trasforma le ferite in arte e bellezza. Morvo è un omaggio ai suoni tondi del ‘cartoon’ americano e giapponese degli anni ‘30 e ‘40. È un brontolone buono, un vecchio un po’ bisbetico che attraversa l’acqua delle alluvioni e l’aria dei volatili per liberarsi leggero, mentre confida che i desideri di tutti si avverino”, commenta il fumettista. Dopo le suggestioni del 2022, il 1° gennaio alle ore 10, ritorna il “Discorso d’artista”, quest’anno a cura di Mariangela Gualtieri, poetessa romagnola e fondatrice del teatro della Valdoca, la quale si dice “commossa dall’idea che una città abbia così tanta fede nella parola, in un tempo in cui è logore”. Il discorso sarà disponibile anche in formato audio nei canali online del Comune e nelle Collezioni Comunali d’Arte aperte straordinariamente ad ingresso libero il primo giorno del 2024, dalle 11 alle 19, grazie all’iniziativa “Apriti, Museo!”, che per la prima volta aprirà al pubblico, il primo dell’anno, tutti i musei civici della città. A far ballare le ottomila persone che saranno presenti dalle 22 in piazza Maggiore la notte di San Silvestro, in occasione della “Serata Spaccatacchi”, sarà il dj set a cura delle Nina’s Drag Queens, Desirée e Demetra (Gianluca Di Lauro e Ulisse Romanò). “Faremo ballare tutti, grazie al nostro spirito di inclusività e faremo tanto rumore”, annuncia il duo.

Il cinema Modernissimo proporrà una serie di proiezioni durante le festività: dai film Disney, alla giornata Hip pop, fino all’omaggio ad Hitchcock e la notte di Capodanno con “The Rocky Horror Picture Show”. Nel programma anche la quinta edizione di “Dancin’ Bo”. Dal 27 al 30 dicembre, in vari luoghi della città, la kermesse di danza organizzata da Vittoria Cappelli e Monica Ratti, quest’anno sarà dedicata ai 50 anni dell'hip pop. Oltre al cartellone di Capodanno, in collaborazione con i musei e gli istituti culturali faentini, nasce “Immanente. L’arte di Faenza riplasmata dall’acqua”, esposta alle Collezioni d’Arte comunali fino al 4 febbraio 2024 a cura di Matteo Zauli, direttore del museo ‘Carlo Zauli’, e Eva Degl’Innocenti, direttrice del settore musei civici Bologna. “La Romagna si è tanto avvicinata all’Emilia in questi mesi – ricorda Massimo Isola, sindaco di Faenza –. L’iniziativa nasce da un dramma come l’alluvione per rigenerare i materiali feriti attraverso l’arte”.

Le ordinanze: vietati i botti

Lepore ha firmato le ordinanze che vietano lo scoppio di petardi, mortaretti e ogni tipo di fuoco pirotecnico in luogo o di uso pubblico dalle 12 del 24 dicembre 2023 alle 7 del 7 gennaio 2024, e la vendita per asporto di qualsiasi tipo di bevande in contenitori vetro e in lattine nelle aree pubbliche interessante ai festeggiamenti di Capodanno.

Oltre a piazza Maggiore, la norma si estende anche alle vie de’ Pignattari, Archiginnasio, Clavature, Pescherie Vecchie, D’Azeglio fino all’incrocio con via Farini, Indipendenza, Rizzoli, Ugo Bassi e piazza del Nettuno e Re Enzo.