
La band dei Canova sarà in concerto venerdì 5 al PalaEstragon per accompagnare l’uscita del secondo album ‘Vivi per sempre’
Bologna, 5 aprile 2019 - Il nome «Canova» evoca già di suo la marmorea bellezza di un passato che non passa. Matteo Mobrici, voce e autore del quartetto milanese in concerto venerdì 5 alle 21 al PalaEstragon, giura di averlo scelto perché tutti in un modo o nell’altro l’abbiamo in testa.
«Canova aveva il progetto di traghettare l’arte classica nel suo tempo, un po’ come facciamo noi, che cerchiamo di adattare la canzone italiana anni Sessanta e Settanta al presente», spiega il cantante. Il concerto è focalizzato sulle nove tracce di «Vivi per sempre», l’album con cui i Canova hanno ripreso la strada dopo il fragoroso debutto con quel «Avete ragione tutti», portato in primo piano due anni fa da singoli come «Vita Sociale» (arrivato al disco d’oro) o «Santamaria». «Nonostante il buon esito del primo album, siamo ripartiti da zero, dalle canzoni, così come avevamo fatto allora».
Brani come «Shakespeare» o «Goodbye goodbye» scivolano nel solco tracciato da Cremonini e di questo i Canova sono coscienti. «Cesare è un artista che ci piace molto e che ha caratterizzato una fase importante della nostra giovinezza», ammettono Mobrici, Fabio Brando, Federico Laidlaw e Gabriele Prina .
«Pure lui è molto legato al pop inglese e questo giustifica in parte la sensazione, anche se noi abbiamo fatto solo quel che sentivamo. Certo è che al tempo in cui ascoltavamo molta musica inglese e americana le canzoni di Cremonini erano le sole in cui trovavi qualcosa di diverso dal solito. Oggi, invece, è proprio il diverso che diventa mainstream».
Intanto il cammino di Morbici & Co. prosegue a passo di bersagliere. «Il sogno è quello di poterci costruire una carriera solida e per questo, al momento, non siamo troppo inclini a mischiare le carte con altri; però una bella canzone con Brunori Sas o con i Baustelle, che sono stati i fari del nostro percorso, rappresenterebbe una gran bella esperienza. Purché tutto, però, avvenga spontaneamente come già accaduto lo scorso anno a Milano con lo stesso Brunori». Potendo mettere nello smartphone solo tre brani di «Vivi per sempre», i Canova punterebbero su «Per te» («la più innamorata, delicata»), «Domenicamara» («ci riporta al nostro rock’n’roll degli esordi che rimane un’arma efficacissima pure nei live; con nostra sorpresa YouTube in un primo momento ha censurato il video, ritenuto violento, ma poi ci ha ripensato») e «Ramen» («caratterizzata da una semplicità che non è sempre facile trovare nei dischi»).
«Dal vivo proponiamo tutto il nuovo album e gran parte del predecessore» anticipano. «Diciamo che della ventina di brani pubblicati finora ne eseguiamo ogni sera sedici-diciassette, ma con i suoni aggiornati al mood di ‘Vivi per sempre’ per avere un impatto sonoro omogeneo».