Bologna, 7 maggio 2017. Nella foto in bianco e nero Nettuno ha l'aria preoccupata: una gigantesca bolla di sapone gli rovina la visuale. Ritto sul suo piedistallo, in cima alla celebre fontana, appare turbato. Ma non è solo la bolla a dargli da pensare.
E' questa l'immagine di copertina di “A Bologna c'era il mare”, libro di foto e parole. Le prime sono di Paolo Miccoli, fotoreporter di lungo corso. Le seconde di Gianluigi Schiavon, scrittore e giornalista. Il volume, edito da Giraldi, verrà presentato domenica 14 maggio a Monte San Pietro (Bologna), presso “La Casola” (Via San Martino 22/D, ore 11). A dialogare con i due autori la scrittrice Fiorenza Renda.
Foto e parole, nel libro, si fanno compagnia. Dialogano tra di loro. Una conversazione sommessa, quasi uno scambio di linguaggi, cui assiste il lettore, che diventa così, al tempo stesso, spettatore. Chi scorre le pagine a un certo punto ritroverà anche l'immagine di copertina e di fianco i versi: “L'enorme bolla di sapone / salì impertinente / fin sotto il naso del Gigante / Lui di proposito / distolse lo sguardo / E i putti si misero a giocare”.
Miccoli e Schiavon raccontano così Bologna, città che pagina dopo pagina, foto dopo foto, parola dopo parola, si rivela, a tratti familiare, a tratti inedita, ma sempre riconoscibile. E la lettura diventa allora un viaggio, cadenzato da poesie e racconti in miniatura. Il risultato è un'operazione editoriale originale e avvincente.
Le immagini, rigorosamente in bianco e nero, sono cento. Ma Miccoli e Schiavon ne hanno voluto aggiungere una a colori, l'ultima: sarà la meta del viaggio. Lungo la strada molti personaggi indicheranno la via da seguire. Le parole dello scrittore, i dettagli del fotografo si trasformeranno in indizi, suggerimenti, piccoli segreti svelati. Il viaggio servirà a scoprire, pagina dopo pagina, perché “A Bologna c'era il mare”.