Saranno 20 anni di Biografilm, quelli che arrivano a dar vita alla nuova edizione del festival che celebra le vite e le biografie, il prossimo giugno, dal 7 al 17, in vari luoghi della città. Stanno arrivando lentamente le prime notizie di proiezioni, di novità inedite in Italia, ma varrebbe la pena mostrare ciò che si vide nell’anno zero di questa preziosa manifestazione nata a Bologna dalla mente di Andrea Romeo, che ha fatto storia. E che coi volti che hanno rappresentato Biografilm negli anni, compone già l’immagine della ventesima edizione. Sarebbe interessante, ora che a dirigere l’agenda ci sono Chiara Liberti e Massimo Benvegnù, dare un’occhiata a quello che si vedeva nel 2005, quando i documentari avevano ancora il sapore di cinefilia spinta, seppur girati da grandi maestri e non avevano preso d’assalto le nostre sale. Perché ora sono diventati la normalità. Pure troppo, si potrebbe dire.
Ma il Festival (dove allora si vide un Tarnation di Jonathan Cauette che fece davvero sgranare gli occhi con i suoi 88 minuti di girato nell’arco di più di 20 anni, risultato di un assemblaggio di centinaia di ore di registrazioni in Super 8, VHS, fotografie, perfino messaggi di segreterie telefoniche, con l’intento di raccontare la storia della propria vita e del rapporto con la madre Renee, malata di mente) continua a essere il grande motore di ricerca di sempre, perché sonda tutti i festival e le produzioni, portandoci ancora primizie e piccoli film che diventeranno grandi.
Tra i titoli già resi noti ecco ’Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer’ di Samuele Rossi, frutto di un lungo lavoro di ricerca volta a raccontare un momento cruciale ed emozionante della storia del nostro Paese, partendo dal 7 giugno 1984, quando Enrico Berlinguer, durante un comizio elettorale a Padova, avverte un malore evidente. Nonostante tutto, in quegli attimi, porta in fondo il suo discorso rivolto alla folla, ma di lì a poco entra in coma per quattro giorni, fino alla sua morte, l’11 giugno. Il 13 giugno ebbe luogo a Roma il funerale politico più imponente della storia della Repubblica, furono in due milioni a scendere in piazza per i suoi funerali, qualcosa di mai visto prima. Un evento che ha segnato indelebilmente la storia d’Italia e la cui memoria viene restituita.
Farà parte del programma del Festival in anteprima italiana anche ’Reas’ di Lola Arias, scrittrice e regista teatrale e cinematografica argentina, la cui opera artistica esplora i confini tra realtà e finzione; ancora, ci sarà ’Turn in the Wound’ di Abel Ferrara: documentario poetico sull’esperienza della guerra nella vita delle persone, con la voce di Patti Smith, che canta e recita opere di Artaud, Daumal e Rimbaud e si unisce alle parole dei soldati e delle persone che vivono nelle zone di combattimento dell’Ucraina. Offre poi una prospettiva diversa sull’Ucraina il documentario ’The Kyiv Files’ di Walter Stokman, racconto di tre storie emerse dall’ex archivio del KGB a Kyiv, reso pubblico nel 2017, quando gli ucraini hanno avuto accesso per la prima volta ai loro dossier personali dell’era sovietica, ottenendo risposte a domande che li perseguitavano da decenni. Gli abbonamenti per la ventesima edizione di Biografilm Festival sono acquistabili online sul sito https://biografilm.18tickets.it/ con speciali tariffe ’early birds’ e proposte agevolate per giovani e studenti.
Benedetta Cucci