Bologna, 19 ottobre 2023 – E’ ufficialmente iniziata la stagione forse più fotogenica dell’anno e sui boschi è sceso un incantesimo dorato, quello dell’autunno. É una stagione di sagre questa, fra funghi castagne e tartufi, ma anche di camminate. E non serve andare troppo lontano nel mondo per cercare la magia del foliage, che tanto spopola nei social, basta andare molto vicino a casa, sull’Appennino, ma anche sulle prime colline che circondano Bologna.
Qualche consiglio su dove riscoprire la bellezza del nostro paesaggio – e non dimentichiamo che I gessi e le grotte dell’Appennino sono diventati Patrimonio Unesco – lo abbiamo chiesto in questa puntata del podcast alla Cooperativa Madreselva che, nata proprio ai piedi del Corno alle Scale, è composta da guide ambientali escursionistiche e operatori appassionati. Basta dare un’occhiata al sito per cogliere non solo la varietà delle proposte – dai trekking all’alba, a quelli fotografici, il tutto è declinato pure per i ragazzi –, ma anche l’importanza della divulgazione, del racconto e dell’amore per la montagna.
In questa puntata del podcast è Gianluca Maini, presidente della cooperativa nata nel 2007, con base a Pianaccio che spiega l’attività della cooperativa: "Dal 2012 gestiamo anche il rifugio Segavecchia e i bivacchi del Parco del Corno alle Scale e siamo anche divulgatori. Il nostro lavoro ha a che fare con l’ambiente a tutto tondo. Ora siamo 17 soci dislocati un po’ ovunque nella provincia". Ma allora vediamo qualche itinerario.
"Partendo dalla città – continua Maini – in Valsamoggia ci sono fantastici chilometri di filari di vigne che si tingono di coloi diversi. Una semplice camminata fra Monteveglio e Montemaggiore e Savigno consente di passare tra i filari variopinti senza fare troppo fatica. Salendo di più e cogliendo l’occasione di raccogliere qualche castagna, nella zona di Castel d’Aiano, fra la valle del Reno e del Panaro, i colori dell’autunno iniziano a essere più accesi: oltre le querce, ci sono anche i castagni e qualche acero e faggio. Credo però che il Corno alle Scale offra uno degli spettacoli più belli – afferma –: è un parco con una notevole differenza di quota fra punti più bassi e alti. E questo consente di osservare, dall’alto della Nuda o del monte Grande, tutte le gradazioni di colore".
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