Bologna, 6 ottobre 2024 – "Una storia a colori di una famiglia in bianco e nero": ’Mamma, stai calma!’ (ed Piemme) è il primo libro di Arnold Cardaropoli, creator con oltre 750mila follower su Tiktok, che ogni giorno sensibilizza sull’adozione e sull’integrazione tramite video dal taglio ironico, in compagnia della sua famiglia.
La presentazione in anteprima, un giorno prima dell’uscita ufficiale, avverrà oggi alla Libreria Mondadori di via Larga 10 alle 16: oltre all’autore, sarà presente anche tutta la famiglia: mamma, papà, fratello, sorella, e la nonna, che con i suoi proverbi è una delle protagoniste del racconto. Di origini ghanesi e arrivato in Italia con i suoi genitori a soli due anni, Arnold verrà poi collocato in una casa famiglia, assieme al piccolo fratello Micheal, a seguito di difficoltà riscontrate dalla sua famiglia d’origine. Da lì l’affido dei due fratelli viene dato a Mamma Pina e Papà Rito, che assieme alla sorellina Aurora adottata nel 2009 e a nonna Maria, costituiscono la grande famiglia di Casa Cardaropoli. L’adozione ufficiale è poi arrivata nel 2019.
Arnold, quando è nata l’idea di fare i video sui social? Quanto ci hai messo a convincere i tuoi genitori?
"È nato tutto per caso, durante il primo lockdown eravamo chiusi in casa e ci annoiavamo. All’inizio i miei non capivano molto cosa stavamo combinando, poi si sono abituati e adesso quasi litigano per chi vuole fare più video con me".
Qual è la cosa che preferisci del poter divulgare i tuoi pensieri ad un pubblico così ampio?
"Il fatto di poter trattare temi forti, ma sempre con ironia, che credo sia il modo migliore per arrivare alle persone. Inoltre ritengo che i momenti difficili si superino molto meglio con divertimento e leggerezza, o almeno per me è sempre stato così. So di avere anche una grande responsabilità, sono molto esposto ai giudizi".
C’è un capitolo del libro che ti ha particolarmente emozionato scrivere?
"Racconto tutta la storia con la mia famiglia, dai momenti più belli a quelli più complessi, quindi sono legato a tutti i capitoli. Scrivere l’introduzione però mi ha fatto riflettere: pochi giorni prima ho dato un passaggio ad una persona ghanese, che sapeva molte più cose di me sul mio Paese d’origine. Il libro dunque comincia come se fosse un viaggio alla scoperta delle mie origini".
Sui social hai fatto un appello alle scuole per portarvi ’Mamma, stai calma!’: ritieni sia il contesto giusto per sensibilizzare sull’adozione?
"I ragazzini sono le persone del futuro, e già dalle scuole medie hanno le capacità per diventare più aperti e sensibili. Vorrei essere un punto di riferimento per loro e per gli adulti che, da futuri genitori, spesso mi scrivono chiedendo consigli. Tramite questo percorso sui social ho scoperto che ci sono molte più persone adottate di quanto si possa pensare, è un tema di cui si parla ancora troppo poco".