REDAZIONE BOLOGNA

Da Fausto Coppi un appello ai cicloturisti

La lettera. Risponde il vicedirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 22 agosto 2016 - Non ho mai letto né sentito dire di multe a gruppi di ciclisti che invadono le strade occupando tutta la corsia di marcia e mettendo in grave disagio gli automobilisti. Ciclisti che indicano la loro presenza con colorati richiami ancestrali e ti mandano a quel paese se solo provi ad avvisarli col clacson che sta passando un’auto. Non c’è anche per loro il Codice della strada? ala.glo@libero.it

 

Risponde il vicedirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Il cicloturismo è una risorsa. Permette anche ai meno giovani di mettersi alla prova in modo non competitivo ma con se stessi. Voglio vedere se oggi arriviamo lassù, andiamo ci sono tre tornanti da professionisti...Il cicloturismo è compagnia, è un modo di stare insieme ognuno sulla propria sella, è sfida. Uno dei testimonial più famosi è Romano Prodi. Però ai cicloturisti va ricordato che la strada non è loro, che il gruppo non allarga le regole di ingaggio sui percorsi, che i Nibali della domenica possono essere un potenziale pericolo se non rispettano il codice della strada. La bici mantiene giovani, si dice. Ecco perchè a volte i ciclisti sono scanzonati e un po’ irriverenti verso gli automobilisti. Li perdoniamo ma vorremmo che Fausto Coppi, da lassù, facesse un appello perchè ci sia più correttezza sulle due ruote.

beppe.boni@ilcarlino.it