
Un'opera di Boltanski al parcheggio del Giuriolo
Bologna, 9 maggio 2018 - Due giorni con Christian Boltanski, pittore, scultore, fotografo e regista francese, noto soprattutto per le sue installazioni, la cui arte è pervasa dai temi della morte, della memoria e della perdita.
Ad aprire i Boltanski days, è l’arcivescovo Matteo Zuppi che incontrerà l’artista giovedì 10 alle 18 all’ Accademia di Belle Arti (Via Belle Arti 54) per un dialogo pubblico su arte, condivisione, memoria e del trascorrere del tempo. Venerdì 11, alle 16.30, nell’Aula Magna di Santa Lucia (Via Castiglione, 36 - Bologna), l’Alma Mater gli assegnerà la Laurea ad honorem in Scienze storiche e orientalistiche.
Inserito nell’ambito del progetto “Take Me (I’m Yours)”, l’incontro tra Boltanski e l’arcivescovo è condotto da Danilo Eccher e vede gli interventi del direttore dell’Accademia Enrico Fornaroli e di Daria Bonfietti, presidente dell’associazione Parenti delle vittime della strage di Ustica.
Un’occasione per riflettere, ma per l’Istituto di via Belle Arti anche il coronamento del progetto “ Take Me (I’m Yours)”, esperimento di arte popolare nello spazio recuperato dell’ex parcheggio Giuriolo che lo scorso 7 ottobre, ispirandosi proprio a un’idea di Boltanski, ha visto protagonisti per una giornata di mostra – performance 200 studenti e 26 docenti.
Venerdì 11, la laurea ad honorem cui partecipano il rettore Francesco Ubertini e Paolo Capuzzo, Direttore del Dipartimento di Storia Culture cEiviltà dell'Alma Mater. Cerimonia cui seguirà la consegna dei diplomi ai Professori emeriti: Gianni Braghieri, Gian Paolo Brizzi, Maria Gabriella Campadelli, Carlo Cipolli, Gabriele Falciasecca, Nadir Mario Maraldi, Guido Sarchielli, Angelo Varni.
“La proposta di conferire una Laurea ad honorem in Discipline storiche a un artista come Christian Boltanski – spiega l’ateneo - nasce dal suo ruolo di “interprete della storia”, intercettando diversi linguaggi e paradigmi culturali, dalla cultura zen a quella cattolica, e dalla sua capacità di decodificare la memoria storica!.
Boltanski, già all'età di 14 anni, si dedicava alla pittura come autodidatta. Ha sperimentato nel corso degli anni nuove forme espressive, producendo tantissime opere attraverso svariati materiali, dalla fotografia ai video, dai vestiti agli oggetti trovati, dalle scatole ai cartoni ondulati, dal cinema al teatro. Insignito di numerosi premi nazionali e internazionali, l’artista ha insegnato per molti anni all'École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi.