Bologna, 25 giugno 2015 - Il senso di Silla per il colore, per i fiori enormi e grafici e per le superfici lucide avvolge il salotto di una casa dall’umore anni Settanta alla fine di via Toscana, seducente esempio di wunderkammer casalinga che entusiasma la curiosità. Silla Guerrini è una graphic designer e artista, appassionata di molteplici tecniche e installazioni (www.sillaguerrini.it), e casa sua segue naturalmente questo spirito. Ovunque c’è un angolo da sondare con cura, un defilè di teiere e caffettiere che ammicca e domanda il vostro sguardo, una collezione di forme di scarpe servite su un vassoio, le tazzine di un servizio vintage in credenza, alcune scatoline che serbano ricordi. Ma di memoria vive tutto lo spazio, che si mostra appena varcate la soglia di casa: e se il primo sguardo è frettoloso vi sembrerà di vedere uno specchio illuminato sopra al divano crema, e invece si tratta dell’ambiente aperto sulla cucina, incorniciato da lucine, perché tutte le case delle sognatrici sono così. Da una parte la credenza di famiglia, poi lo sgabello di un palazzo ferrarese dove abitava la zia Tosca, l’armadio della camera del fratello e altri oggetti recuperati nei mercatini o trovati per strada. Ecco la casa dei feticci emozionali. E poi il bel tavolo in legno, liberato dal suo lucido e spiato da un’installazione di Silla intitolata La farfallina d’oro, che racconta delle donne che basano tutto sul proprio corpo.
b. c.