MARCO BEGHELLI
Bologna

Bologna concerti: la Mahler Chamber Orchestra al Manzoni con Alina Ibragimova

Appuntamento stasera con la direzione di Daniel Harding. La violinista porta il concerto di Mendelssohn al top del romanticismo

Migration

Bologna, 31 maggio 2022 – Con la rassegna ‘Grandi interpreti’ (stasera al Manzoni, ore 20,30), il Bologna Festival riporta in città la celebrata Mahler Chamber Orchestra, nel 25° anniversario della sua fondazione. Nata come altre orchestre su impulso di Claudio Abbado, non ha sede fissa essendo in continua tournée per l’Europa, con periodi più o meno lunghi di residenza artistica in alcune città privilegiate (Ferrara tra le prime). L’ultimo suo passaggio a Bologna risale ad appena 8 mesi fa, ospite sempre del Bologna Festival, dove ritorna oggi sotto la bacchetta di Daniel Harding, suo conductor laureate, che la dirige fin dal 1998 in un rapporto artistico privilegiato. Britannico, 47 anni, legato anch’egli a doppio filo alla figura di Abbado, da qualche tempo alterna la professione del musicista a quella di pilota aereo, come antidoto alla routine del direttore musicale. Caratteristica della Mahler Chamber Orchestra è la formulazione di progetti artistici con interpreti sempre rinnovati. Debutta quest’anno la collaborazione con la violinista Alina Ibragimova (foto), tra le più corteggiate oggi in Europa, a Bologna per la sua unica tappa italiana della stagione. Nei suoi 37 anni di vita è già passata attraverso differenti fasi esistenziali: l’infanzia in Russia, come bambina prodigio che già a 6 anni si esibisce con l’Orchestra del Teatro Bol’šoj; l’adolescenza in Inghilterra, al seguito del padre primo contrabbasso della London Symphony Orchestra; l’esperienza a vent’anni come membro e direttore della Kremerata Baltica e da ultimo l’attuale carriera internazionale come solista di punta. Nell’appuntamento di questa sera, Alina Ibragimova proporrà il Concerto per violino e orchestra di Felix Mendelssohn-Bartholdy, caposaldo della musica romantica e fra le pagine più brillanti e appassionate dell’intera letteratura violinistica. Il programma è completato dalla drammatica ouverture scritta da Ludwig van Beethoven per l’Egmont di Goethe e dalla corrusca Settima Sinfonia di Antonín Dvorák. Come di consueto, il musicologo Guido Barbieri offrirà una guida all’ascolto delle tre composizioni all’Oratorio di San Filippo Neri, ore 18 (ingresso libero).