I fastidi alla caviglia non sono stati ancora smaltiti del tutto, ma Ivan Varone sta ugualmente provando a far valere il suo bagaglio d’esperienza all’interno della mediana. Le fatiche e le difficoltà incontrate dal 32enne napoletano in questi primi mesi sotto le cento torri sono innegabili. Soprattutto perché in quel reparto l’Ascoli ha sempre mostrato di avere delle lacune significative di organico fin dalle prime uscite stagionali. Le due recenti vittorie consecutive con Gubbio (1-0) e Torres (1-2) hanno permesso di produrre segnali di vita importanti, ma la strada da percorrere per riportare il Picchio dove merita è ancora lunga e probabilmente nell’attuale cammino sarà praticamente impossibile centrare il ritorno in B. Anche perché, tra squadra e vicende societarie, gli ostacoli da superare restano innumerevoli. "A livello personale sono contento – commenta Varone al portale Pianeta Serie B -, sono due mesi che assumo antidolorifici per un fastidio alla caviglia ma sto comunque facendo bene. Cerco costantemente di mettere la mia esperienza al servizio della squadra e, al contempo, dare tutto me stesso per favorire il raggiungimento del risultato. Prima di questo filotto positivo venivamo da un periodo difficile. Non potevo desistere. Cerco di aiutare i giovani. Ne abbiamo diversi decisamente validi che con l’aiuto di noi esperti possono crescere e farsi valere. Ho un solo dispiacere. Avrei potuto segnare più gol, ma sono sicuro che arriveranno. L’importante è che la squadra vinca e continui a lavorare seguendo le indicazioni di un allenatore di livello come Di Carlo". Nello scorso campionato il bianconero era riuscito a conquistare la promozione cole Cesena. Quest’anno invece si sa vedendo impegnato in un’opera di risalita della classifica con l’Ascoli. "Sarei rimasto volentieri a Cesena – prosegue -, ma su alcune cose i discorsi delle parti in causa non combaciavano e ho colto al volo l’opportunità Ascoli. Voglio trascinare definitivamente la squadra fuori da qualsiasi situazione di impasse assieme ai miei compagni e al tecnico. Sono sicuro che ci riusciremo, perché stiamo lavorando tanto e bene. Non siamo quelli visti fino a 4-5 settimane fa e lo dimostreremo. Sono proiettato su questo, ma al contempo sono un sognatore. Credo nelle cose belle e nei traguardi che generano lacrime e sorrisi, dunque chiedo ai tifosi di sostenerci ancora di più. Abbiamo bisogno di loro e dell’affetto incommensurabile che sono in grado di darci".
mas.mar.
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