REDAZIONE ASCOLI

Un progetto tecnico che è già fallimentare

La crisi dell'Ascoli è radicata nella scelta di confermare il tecnico Carrera, seguita da errori di preparazione atletica e di mercato. Il progetto tecnico del direttore sportivo non ha convinto, portando all'esonero dell'allenatore.

La crisi dell'Ascoli è radicata nella scelta di confermare il tecnico Carrera, seguita da errori di preparazione atletica e di mercato. Il progetto tecnico del direttore sportivo non ha convinto, portando all'esonero dell'allenatore.

La crisi dell'Ascoli è radicata nella scelta di confermare il tecnico Carrera, seguita da errori di preparazione atletica e di mercato. Il progetto tecnico del direttore sportivo non ha convinto, portando all'esonero dell'allenatore.

La crisi dell’Ascoli parte da lontano, sin dalla riconferma del tecnico Massimo Carrera. Un allenatore che non è riuscito a conquistare la permanenza in serie B, non doveva rimanere sulla panchina bianconera. Gli errori sono proseguiti con la mancata adeguata preparazione atletica, con un ritiro ‘fatto in casa’ che oggi la squadra sconta con una tenuta di gara non adeguata. Gli errori di mercato di Emanuele Righi sono sotto gli occhi di tutti. L’acquisto del ‘bomber’ Corazza è stato un gran colpo, ma non basta. Il direttore sportivo ha spesso parlato di progetto tecnico diverso da quanto credono i tifosi che, secondo lui vorrebbero prontamente risalire in serie B. Un progetto tecnico che è fallito già con l’esonero dell’allenatore che in teoria avrebbe dovuto condividerlo e sposarlo a tal punto da essere difeso dalla società fino allo stremo. Così non è stato e non è colpa della mancata vendita alla Metalcoat.

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