Squadra in ritiro: "fino a data da destinarsi"

Il ritiro prolungato dell'Ascoli FC solleva interrogativi sulle prestazioni della squadra sotto la guida di Mimmo Di Carlo. La fragilità e la mancanza di reazione sono evidenti, nonostante gli sforzi atletici.

Squadra in ritiro: "fino a data da destinarsi"

Per l’Ascoli uno dei momenti storici più duri

Staff tecnico e squadra in ritiro fino a non si sa quando. È davvero curiosa la formula con la quale il club di corso Vittorio Emanuele nella giornata di ieri ha comunicato la decisione di lasciare la città per consentire al gruppo di lavorare con maggior serenità in vista del confronto in programma domani sera contro il Campobasso (avvio alle 20.45) e di quelli che seguiranno da qui alla fine del 2024. Un ritiro che a quanto pare potrebbe andare avanti fino "a data da destinarsi". L’arrivo di Mimmo Di Carlo non ha prodotto la tanto attesa scossa e, nonostante l’ampia esperienza maturata sul campo nella sua lunga carriera di allenatore, allo stato attuale dei fatti i bianconeri continuano a mostrare un’allarmante incapacità nel tenere testa agli avversari e soprattutto nel reagire.

Nell’ultima settimana di lavoro, che aveva visto gli uomini di Di Carlo sostenere una fitta serie di doppie sedute per compensare i gravi limiti tecnici con una maggiore tenuta atletica, c’erano tanti buoni propositi. Gli stessi annunciati dal timoniere del Picchio alla vigilia dello scontro salvezza perso 1-0, quando lo stesso aveva dichiarato di aver visto uno sguardo diverso da parte dei giocatori. Purtroppo però alla prova del nove, ancora una volta l’Ascoli è finito per confermarsi dannatamente fragile e quasi mai in grado di contrastare la grinta di un Pineto, sulla carta dotato di valori differenti e costruito semplicemente per salvarsi, ma estremamente bravo nel tirare fuori gli artigli nel momento in cui si doveva fare sul serio. E così il Picchio continua a sprofondare.

mas.mar.

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