REDAZIONE ASCOLI

Spunta una trattativa bis sulla cessione. Il sindaco: "Ero all’oscuro, Ascoli merita rispetto"

Fioravanti e le mosse parallele portate avanti dai dirigenti Verdone e De Santis: "Ora serve un passaggio sano come per l’iscrizione in C"

Spunta una trattativa bis sulla cessione. Il sindaco: "Ero all’oscuro, Ascoli merita rispetto"

Ascoli, adesso è tutto chiaro. La strada che il patron Massimo Pulcinelli e gli attuali vertici dirigenziali sembrerebbero intenzionati a voler percorrere non riguarda l’ipotesi legata al famoso fondo americano col quale il sindaco nelle ultime settimane si era rapportato per cercare di garantire un futuro stabile al club di corso Vittorio, bensì vedrebbe in atto una trattativa parallela portata avanti sottotraccia a insaputa di Marco Fioravanti già a partire dall’indomani della retrocessione in C, con un gruppo di imprenditori di cui non si hanno certezze su provenienza e relativa consistenza economica.

A differenza dei patti sanciti da comune e società, mentre quest’ultimo stava lavorando verso una direzione precisa, dall’altro lato invece il dg Domenico Verdone e il dirigente Massimo De Santis andavano in tutt’altra direzione. "Ascoli, la sua storia e la città meritano rispetto – dichiara Fioravanti –. Come è stata garantita l’iscrizione, ora serve un passaggio ‘sano’ delle quote a un gruppo magari con radici ascolane. Resto impegnato in prima linea su questo fronte". Nel corso delle ultime settimane sono state varie le proposte serie e concrete che il sindaco, figura ideale al quale affidare l’intera questione in questo delicato momento, ha portato a conoscenza di Pulcinelli che però via via ha voluto propendere per scartare le possibili soluzioni presentate.

Tale situazione ha portato all’inevitabile irrigidimento dei rapporti tra patron e primo cittadino che poi soltanto nelle ultime ore è riuscito ad apprendere quanto stava accadendo. Tutte le recenti mosse operate di certo non sono sembrate rispondere ad un comportamento tenuto da parte di chi è intenzionato a lasciare un club: la scelta del direttore sportivo, la cessione dei pezzi migliori in organico, i contratti stipulati con alcuni giovani della Primavera, i provini del vivaio degli ultimi giorni e anche la possibile prossima scelta del nuovo tecnico che sarebbe già stato individuato.

La trattativa ‘alternativa’ è stata intavolata dall’advisor Mergers Corp M&A International per mano del broker Alessio Magnone, ex dirigente tra l’altro di alcune squadre di serie D, che però ad oggi non ha mai avuto interlocuzioni col sindaco Fioravanti. Quella che si sta provando a tracciare dall’attuale proprietà quindi sembrerebbe proprio essere una strada precisa e completamente diversa rispetto a quella su cui invece Fioravanti aveva concentrato le forze, in sinergia con l’ex assessore allo sport Nico Stallone e rapportandosi costantemente anche con i responsabili della tifoseria che continua a vigilare quotidianamente sulla delicatissima situazione. I tifosi stessi restano sul piede di guerra nei confronti dell’attuale dirigenza e delle nuove figure che verranno scelte per andare a completare l’organigramma societario, compresi i possibili nuovi acquirenti qualora abbiano legami con la società uscente.

Sempre venerdì alcuni ultras avrebbero avuto un duro confronto sotto la sede con alcuni rappresentanti del club e il responsabile del vivaio Nino Nosdeo. Ad esso continua ad essere imputato l’avvenuto accostamento in passato di alcuni nomi legati al calcioscommesse e che sembravano in procinto di allenare delle formazioni del settore giovanile. L’obiettivo della spedizione era incontrare il diggì Verdone che però, dopo aver visto gli striscioni di protesta esposti nella notte precedente, aveva deciso di lasciare la città nelle prime ore del mattino. L’aria resta pesantissima e la piazza rischia di esplodere nuovamente.

Massimiliano Mariotti

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